Niente stipendi e, in un momento così, è una notizia terribile per i dipendenti del Trapani, che aspettavano il saldo delle mensilità di gennaio, febbraio e marzo e che saranno costretti a passare una Pasqua ancora peggiore di quella “regalata” dal Coronavirus. Ieri era la deadline per i venti dipendenti, che avevano mandato una lettera al direttore generale Giuseppe Mangiarano per sollecitare il pagamento degli stipendi appunto prima di Pasqua. In molti si aspettavano un segnale, invece dalla società granata nemmeno una telefonata per provare a spiegare le difficoltà. Silenzio assoluto. Lo stesso che ormai contraddistingue società e squadra da prima dello stop forzato del campionato. Il consigliere Paolo Giuliano ha rimarcato quanto fatto da Alivision per salvare il Trapani e ha sottolineato che “si sta continuando il lavoro iniziato questa estate, volto anche a valorizzare il calcio in nome della città” e che “si continuerà, nonostante tutte le imprevedibili difficoltà di oggi, a mantenere i propri impegni finanziari”. Parole a cui purtroppo non sono seguiti i fatti, visto che nei conti correnti dei venti dipendenti del Trapani ieri non sono arrivati i soldi che tutti si aspettavano ed è chiaro che nessuno adesso ha intenzione di restare a braccia conserte in attesa di un destino sconosciuto. L'articolo completo nell'edizione di Trapani del Giornale di Sicilia di oggi.