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Rivoluzione nel Trapani calcio, fuori Heller: "Scelta premeditata"

L’ex presidente granata Giorgio Heller ha raccontato oggi quanto accaduto con il Trapani calcio, dagli onori della cronaca con il suo grande gesto che ha salvato la società dal fallimento, all’estromissione dalla carica nei giorni scorsi.

Heller, che ha dato appuntamento alla stampa e ai tifosi presso “La Vecchia Villa” di Trapani, appare stanco ed emozionato. L’ex primo dirigente romano ha dimostrato tutto il suo disappunto indicando che “la mia persona ha rappresentato in maniera proficua la società granata in Lega dove sono stato stimato sotto tutti gli aspetti”. Heller ha raccontato che i mali dirigenziali del Trapani iniziarono dopo le dimissioni dell’amministratore delegato Lorenzo Petroni, figlio dell’attuale patron, Fabio Petroni, pronto a farsi largo pian piano e ad estraniarlo da ogni situazione.

Su Fabio Petroni, ex presidente ha sottolineato che “non fa parte di Alivision”, società proprietaria del Trapani calcio. Dichiarazione che ha sconvolto i presenti. Ha indicato in Fabio Petroni il principale indiziato riguardo alla sua esclusione dalla dirigenza granata. Ha parlato di una operazione che costerà, nell’anno in corso, una grossa cifra alle casse della società, riferendosi all’ingresso dei tre giocatori svincolati Grillo, Biabiany e Strandberg.

“Non mi sono dimesso perché ho trattato il Trapani come un figlio in difficoltà. Non ho investito denaro perché non credevo in qualcuno. Ho sempre difeso il tecnico Baldini e quello che ho fatto per quest’ultimo e il direttore sportivo Raffaele Rubino fatevelo raccontare da loro stessi. Mi hanno fatto fuori per una normalissima dichiarazione considerata lesiva nei confronti del CDA che feci in una radio trapanese. Una mossa sicuramente becera, una scusa premeditata da chi aveva deciso tutto nei miei confronti. Infatti, peraltro, già qualcuno, come l’avvocato Giuliano, sapeva diversi giorni prima chi sarebbe stato il nuovo presidente. L’azione è chiara e lampante. Auguro tutto il bene possibile a questa città che merita una squadra in serie B per tanti motivi. Terrò sempre il Trapani nel mio cuore. Mi vedrete spesso in questo territorio. Chissà. Non si può mai sapere. Ringrazio la stampa e i tifosi che sono stati presenti al mio sfogo che è certamente legittimo”.

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