I giocatori del Trapani mettono in mora il club: "Senza stipendi da 2 mesi, ma non ci arrendiamo"
Sabato 8 e poi il 15 giugno giocherà la doppia finale dei play off di Serie C contro il Piacenza per la promozione, intanto non prende soldi. È il caso dei calciatori del Trapani del 41enne tecnico Vincenzo Italiano, che hanno diffuso tramite l'Aic, una lettera aperta per far sapere la loro situazione, che li ha costretti a mettere in mora il club. "Nel corso degli ultimi due mesi, l'attuale proprietà ha più volte disatteso le promesse relative al regolare pagamento delle retribuzioni - spiegano nella loro nota i calciatori del Trapani -. In particolare, sia verbalmente che a mezzo stampa, l'attuale Amministratore ci ha illuso con molteplici rassicurazioni in merito, che, alla prova dei fatti, hanno trovato solo tristi smentite". "L'apice delle smentite, purtroppo, si è raggiunto nella giornata di venerdì 31 maggio - termine, peraltro, indicatoci dall'attuale proprietà per il pagamento delle retribuzioni del mese di marzo e aprile 2019 - allorquando, non senza disappunto, abbiamo potuto verificare come solo un piccolo gruppo dei componenti della rosa abbia ricevuto lo stipendio di marzo, rimanendo non pagato per tutti quello di aprile". "A questo punto, stante l'insostenibilità della situazione, tramite l'Assocalciatori - continua la lettera -, la squadra tutta ha formalmente messo in mora la Società al pagamento delle retribuzioni dovute, nelle forme previste dall'art. 17 dell'Accordo Collettivo Aic-Lega Pro-Figc. Si tratta di un atto necessario e finalizzato alla salvaguardia dei nostri diritti costituzionalmente garantiti, ma, soprattutto, per mettere alla prova, definitivamente, l'affidabilità o meno della Società". Tutto ciò non farà però venire meno l'impegno e la voglia di giocarsi la promozione in B contro il Piacenza. "È ovvio - spiegano quelli del Trapani -, che il nostro impegno resterà inalterato, se non rafforzato (come già dimostrato contro il Catania), in quanto la nostra passione ci spinge ben oltre le vicende extracalcistiche. Lo dobbiamo a noi stessi, alle nostre famiglie, ai nostri meravigliosi tifosi e ad una città intera! Questa è la nostra favola...scriviamo tutti ASSIEME il lieto fine".(ANSA)