«Eppur si muove» disse Galileo Galilei. Ad affermarlo è direttamente l’Amministratrice unica Paola Maria Iracani, la quale spiega di non dover dare «credito a quanto diffuso dai media, che in questi ultimi periodi in particolare, hanno riferito di tutto per contraddirsi subito dopo». Le carte sono ancora coperte, visto che la stessa Iracani afferma che «la società non ha concluso accordi con alcuno né vi sono intendimenti a concluderli «al più presto». Dalla risposta inviata alla cordata capeggiata dall’imprenditore Peppe Bologna in merito alla cessione del Trapani Calcio, emergono però informazioni piuttosto importanti. «È intenzione della proprietà – rappresentata dalla Iracani - valutare tutte le proposte possibili, principalmente nell’interesse della cittadinanza e della tifoseria, e all’eventuale interesse economico della società si ribadisce che si predilige volersi preoccupare dell’avvenire dei dipendenti del Trapani calcio, al fine di potere garantire loro, seppure nell’ipotesi di cessione, un prosieguo dell'attività lavorativa». Continua quindi il negoziato tra la società della famiglia Morace e gli imprenditori trapanesi che si affiancano quindi alla trattativa parallela che coinvolge Rinaldo Sagramola, al momento in stand-by in attesa di poter visionare tutte le carte, soprattutto quelle relative ai contratti in essere con i calciatori per le stagioni seguenti.