Un Trapani inguardabile a Cosenza che si conferma bestia nera granata, perde seccamente e malamente l’incontro e la seconda posizione in graduatoria a favore del Catania. Una squadra che non c’è mai stata (forse un po’ nella ripresa), senza anima e senza gioco, ha disputato una delle peggiori partite del campionato nell’ultimo turno della regular season. Un insuccesso che fà tanto pensare e discutere su un percorso costellato da alti e bassi, a volte oltremodo criticabili per una compagine con l’obiettivo iniziale della vittoria del torneo. Per la cronaca il Trapani si presenta al S. Vito Marulla per difendere la seconda posizione in vista della disputa dei play off. In terra calabra i granata in maglia bianca con il rientro del forte attaccante Evacuo e tre diffidati in campo: Furlan, Corapi e Rizzo. Prima dell’inizio della gara, il direttore dell’incontro fa tenere un minuto di raccoglimento in memoria di un cantante folk del luogo, deceduto di recente. Si parte con le formazioni abbastanza guardinghe. Il Cosenza non vince in casa dal lontano 21 gennaio. Viene da un successo per 5-1 sul terreno del Francavilla mentre il Trapani è reduce da un pari interno col Monopoli (2-2). Per i granata è d’obbligo il successo per rimanere matematicamente in seconda posizione. Dopo un avvio in sordina, il Cosenza passa inaspettatamente al 17’ con Tutino che s’invola in un’area granata, abbastanza sguarnita, e batte Furlan. La reazione del Trapani và a battere sulla traversa con un calcio di punizione di Bastoni al 25’. Due minuti dopo, il raddoppio della squadra di casa ad opera dello stesso Tutino che sorprende la disorientata difesa granata e mette dentro. Il Cosenza continua ad imperversare. Il Trapani non c’è. Calori cambia Silvestri con Fazio in difesa e Scarsella con Steffè a centrocampo. E’ solo il Cosenza a giocare perché i silani triplicano al 37’ grazie ad un autogol clamoroso di Fazio su pallone proveniente dalla destra. Al 41’ si vede il Trapani con Corapi su calcio di punizione e, sulla ribattuta del portiere, con Marras, ma è bravo il guardiapali di casa che si vede nell’azione con seguente su tiro di Fazio. E’ l’ultima iniziativa di riguardo di un primo tempo scandaloso disputato da un Trapani senza testa né coda. Ad inizio ripresa Calori opera una sostituzione che ha tutto l’aspetto di un suicidio. Cambia, infatti, Marras con Dambros. A meno che non ci siano problemi fisici, l’allenatore granata toglie dal campo l’unico elemento che può insidiare concretamente la retroguardia cosentina. Decisioni altamente discutibili e deprimenti per la tifoseria trapanese. Al 59’ piove sul bagnato per il Trapani. Fallo in area di Pagliarulo su Perez e l’arbitro concede un penalty per la squadra calabra. La conclusione dal dischetto di Bruccini al 62’ è respinta dal portiere Furlan. Si rimane sul 3-0. Intanto Corapi viene rimpiazzato da Aloi. Al 70’ Calori mette dentro Campagnacci. Due minuti dopo, i granata segnano con un colpo di testa di Drudi su azione di calcio d’angolo. Il Trapani si riversa tutto nella metà campo e segna la seconda rete ancora con Drudi in scivolata all’80’ su cross di Fazio. All’ 85’ Campagnacci spara da distanza ravvicinata con miracolo del portiere di casa. Poi al 91’ il palo di Steffè su servizio di Evacuo. Sono sussulti che non possono giustificare la prestazione del primo tempo. Al quesito sul perché di simile comportamento risponde il poker di Tutino per i calabri dopo azione insisitita al 93’. Per i granata è terzo posto in classifca e disputa dei play off più vicina rispetto a quanto si prevedeva nel caso la squadra di Calori si fosse classificata in seconda posizione.