TRAPANI. In Serie C è raro incontrare un calciatore che conosce il latino. Il portiere del Trapani, Jacopo Furlan, fa eccezione. Sulla parte destra del petto ha il tatuaggio «per aspera ad astra» che, tradotto letteralmente significa «alle stelle attraverso le difficoltà», come dire che per raggiungere la meta bisogna essere pronti a passare attraverso tante insidie.
Ed è questo il motto della sua vita: «Mi ha temprato. E poi, a scuola, il latino mi piaceva, anche se ho finito con il fare studi tecnici». Un calciatore, Jacopo Furlan, che di ostacoli, in carriera, ne ha dovuti superare tanti prima di rilanciarsi a Monopoli, lo scorso anno, in prestito dal Bari, una società che aveva avuto fiducia in lui e che, quest’anno, con la stessa formula della cessione temporanea, lo ha mandato a giocare con continuità a Trapani. Una continuità che, però, Furlan si è guadagnato. Se non avesse meritato, infatti, non sarebbe ancora il titolare dell’incarico di estremo difensore.
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