TRAPANI. E derby sia. Un derby, quello fra Trapani e Siracusa, che affonda le radici nella storia e che stasera si rinnoverà per la 61esima volta nei campionati professionistici. Un derby caratterizzato dalla rivalità, a volte anche energica, che aprirà quello che per il Trapani dovrà essere il campionato del riscatto, dopo l’amara retrocessione. «Partire bene è sempre un vantaggio», ha detto Alessandro Calori, ieri pomeriggio, durante la conferenza stampa.
«I derby sono partite sentite per l’ambiente, per i tifosi – ha poi aggiunto -. Che lo sia anche qui è abbastanza chiaro, lo si respira nell’aria, lo si legge nei precedenti. Tuttavia, è anche una gara che vale tre punti come le altre». Calori, poi, ha chiarito il concetto. «Voglio una squadra che abbia un’idea di fondo chiara, cioè che riesca a interpretare ogni partita col giusto atteggiamento e con l’intensità necessaria, a prescindere dal fatto che sia un derby, e che provi sempre a fare qualcosa in più dell’avversario».
Il Trapani arriva a questa sfida rinnovato, praticamente per sette undicesimi, rispetto all’ultima gara di campionato di Serie B.
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