TRAPANI. Il Trapani amaramente perde 2-1 a Brescia e torna in Lega Pro dopo avere in certi momenti della stagione toccato la salvezza diretta. I risultati giunti da Ascoli e Avellino non hanno nemmeno aiutato la formazione di Calori per l’eventuale disputa dei play out. Scene di disperazione fra i giocatori granata che non credono ai loro occhi. E’ duro accettare una retrocessione dopo una grande cavalcata vincente nel girone di ritorno ma purtroppo questo è il calcio e bisogna dare atto a certi verdetti anche se i granata non avrebbero meritato questo crudele destino. E così il sogno di rimanere in serie B si è infranto a Brescia. Si chiude per la squadra del presidente Vittorio Morace un capitolo durato quattro anni dal quel 12 maggio 2013 quando i granata espugnarono all’ultima giornata del campionato di Prima Divisione il rettangolo di gioco della Cremonese, imponendosi per 4-3. Ne sono state scritte belle pagine in tutto questo periodo. L’esordio in serie B del 24 agosto 2013 con il successo per 2-0 a Padova; l’incontro di Coppa Italia del 4 dicembre dello stesso anno a S. Siro contro l’Inter, quando i granata allenati da Boscaglia, con al seguito 3000 trapanesi furono sconfitti per 3-2 ma fecero una grande prestazione, fino a giungere alla mancata promozione in serie A dello scorso campionato nel doppio confronto play off contro il Pescara. Sotto la gestione Cosmi al Provinciale nella gara conclusiva il 9 giugno 2016 finì in parità (1-1 gol di Citro e Verre), dopo che in riva all’ Adriatico quattro giorni prima il Pescara si era imposto per 2-0, in una gara strana nella quale i granata furono penalizzati dall’espulsione di Scozzarella. Poi l’attuale campionato. Un inizio non felice con la defezione del diesse Daniele Faggiano e l’arrivo di Pasquale Sensibile. Una campagna di rafforzamento poco oculata e condizionata dalle scelte prima di uno e poi dell’altro. Il risultato portò ad un Trapani quasi retrocesso con 12 punti in 17 gare. Poi l’avvento di Calori in dicembre e i nuovi innesti di gennaio con 30 punti in 24 gare (8 vittorie, 6 pareggi e 11 sconfitte). Un attacco record nel girone di ritorno con 32 gol segnati. Per la cronaca il Trapani scende in campo a Brescia con il 4-3-1-2. Difesa e centrocampo uguali alla gara persa sabato scorso al Provinciale col Cesena mentre l’unica novità riguarda il fronte offensivo con Coronado dietro le punte Manconi e Jallow. Il Brescia è subito in vantaggio al 3’ con un gran colpo di testa dell’ex Torregrossa che sfrutta un assist dalla destra di Bisoli e batte inesorabilmente Pigliacelli. Dopo 16 minuti su azione fortunosa Caracciolo guadagna un rimpallo e fulmina di sinistro il portiere granata per il raddoppio bresciano. Il Trapani sembra frastornato. I granata non riescono ad imbastire un’azione pericolosa. La squadra di Calori appare abbastanza tesa. La gara non è bella. I bresciani non forzano più di tanto. Prima del fischio finale del primo tempo si vede il Trapani al 47’con una puntata di Jallow il cui tiro va di poco a lato dal limite. E’ sicuramente da dimenticare la prestazione della formazione di Calori in questi primi 45 minuti. Nella seconda parte della contesa il tecnico granata effettua una sostituzione al 54’ con l’ingresso di Ciaramitaro per Coronado, apparso abbastanza spento. Al 57’ traversa del Brescia su azione di calcio d’angolo. Calori è infuriato con i suoi che non riescono a pungere nella maniera adeguata. Al 60’ nei granata va dentro Curiale per Manconi. Il Brescia cerca di gestire saggiamente il vantaggio. Al 66’ pericolo per i padroni di casa con una incursione di Curiale ma il portiere bresciano salva d’istinto. Il Trapani cerca l’impennata d’orgoglio. Al 69’ il Trapani mette la palla dentro con Casasola ma l’arbitro Pasqua annulla. Qualche attimo dopo Calori inserisce un altro attaccante: si tratta di Citro che subentra a Barillà. I granata cercano di spingere ma non concludono. Al 79’ il Trapani accorcia. Gran calcio di punizione di Nizzetto, il portiere non trattiene, sulla palla si avventa Curiale che mette dentro. All’ 88’ grande palla gol per Citro sul quale si salva per il rotto della cuffia la difesa di casa. E’ l’ultimo acuto, poi è Lega Pro.