TRAPANI. Trecento e non le dimostra. Tante sono le partite di campionato disputate in serie B da Maurizio Ciaramitaro, che prima della gara del Trapani con il Frosinone, ha ricevuto una maglia celebrativa dal direttore generale Anne Marie Collart Morace, ma tanta è ancora la voglia e la «fame» del centrocampista palermitano assolutamente intenzionato a non fermarsi nonostante una borsa di ghiaccio su un ginocchio che lo accompagna alla fine degli allenamenti.
«Ormai è un tutt’uno con il mio corpo – ci scherza su –, conseguenza di quell’infiammazione cronica che mi porto dietro e alla quale ho fatto abitudine». Alla quarta stagione in maglia granata, Ciaramitaro forse non pensava che quella attuale sarebbe stata la più difficile.
«Che si annunciava complicata lo avevo detto già a luglio – afferma, però, il centrocampista -. Quando fai troppo bene, come abbiamo fatto noi lo scorso anno, il rischio è che ti scordi da dove vieni. Forse siamo stati un po’ superficiali perché pensavamo vabbè, ora ne veniamo fuori. Invece non è accaduto».
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