TRAPANI. Dopo il pareggio con il Cagliari, un arrabbiatissimo, e non a torto, Serse Cosmi, sabato scorso, nel lasciare la sala stampa "Franco Auci", aveva promesso che si sarebbe sforzato di spiegare ai suoi che quello che si era visto al Provinciale "non è calcio" perché "il calcio è qualcosa di più pulito, più serio" e "prevede che chi gioca meglio vince".
Il Trapani aveva, in effetti, meritato di vincere, e probabilmente avrebbe vinto, se non ci fossero state le clamorose "sviste" dell'arbitro Fabrizio Pasqua di Tivoli e di almeno uno dei suoi collaboratori di linea ("a te la mala Pasqua", torna in mente la "Cavalleria rusticana" di Pietro Mascagni).
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