TRAPANI. Centenario, dal punto di vista «anagrafico» il Trapani lo è da tempo, facendo risalire la sua data di nascita al 1905 come ha fatto il compianto storiografo granata Franco Auci, il giornalista-scrittore cui è intitolata l'area stampa dello stadio ma oggi, nel confronto con l'Avellino, ormai una «classica» del calcio meridionale, diventa centenario in quanto a numero di partite in serie B. Per celebrare l’evento in tribuna al Provinciale ci sarà anche il presidente della Lega di Serie B Andrea Abodi.
Per il tecnico Serse Cosmi, nella fattispecie poco incline ai sentimentalismi, «sarà una partita da affrontare come le altre» ossia «rispettosi nei confronti dell'avversario» ma senza alcun timore reverenziale. L'Avellino, nonostante attardato in classifica rispetto ai proclami della vigilia del campionato e falcidiato da squalifiche ed infortuni (2 gli appiedati dal giudice sportivo e quattro i giocatori in infermeria), rimane, infatti, una formazione rilevante. «Basti guardare - sottolinea Cosmi - il potenziale complessivo del centrocampo e dell'attacco per dire che potrà benissimo supplire alle assenze. L'Avellino era stato costruito per qualcosa di importante. Ma noi, come al solito - ripete - andremo a giocarsi la nostra partita».
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