TRAPANI. Adesso le idee le hanno un po' più chiare tutti. Il Trapani riparte da uno zoccolo duro ben radicato. Non ci sono enormi stravolgimenti d'organico, dunque, se non quelli fisiologici legati alle partenze dei giocatori in prestito, alcuni dei quali si sta cercando di trattenere ugualmente, oltre che di pochi addii. I rinnovi dei contratti di Pagliarulo, Basso e Ciaramitaro (quest'ultimo sopraggiunto due giorni fa) ne sono la testimonianza. Il Trapani targato 2015/2016, in attesa di quello di Daì, riparte da loro, oltre che dai calciatori che vantavano ancora un anno di contratto. Questi ultimi, nel dettaglio, sono Barillà, Citro, Curiale, Lo Bue, Marcone, Martinelli e Terlizzi, ai quali si sono aggiunti poi i riscatti di Nadarevic e Perticone, i rientri dai prestiti di Corduas, Marcello Mancosu e Pastore (due dei tre potrebbero ripartire sempre in prestito) e gli ingaggi di Montalto, Raffaello e Sparacello. Le tentazioni, però, si chiamano Morra e Rosso.