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Il Trapani prova a riscattare Falco e a riprendere Scozzarella

Si discute con Lecce e Atalanta, fra oggi e domani potrebbero esserci novità. Tante le trattative in entrata: c’è la suggestione Mastalli, ma si riparla pure di Caputo

TRAPANI. Sono ore decisive per la risoluzione del contratto che lega ancora per un anno l’ex tecnico Roberto Boscaglia al Trapani. O, quantomeno, per l’annuncio ufficiale da parte della società granata e, contestualmente, della prossima in cui allenerà il tecnico di Gela che, con tutta probabilità, sarà il Brescia. Ore decisive, dunque, che chiudono in ogni caso in maniera chiara, netta e, stavolta, definitiva, un vero e proprio ciclo costellato di successi, di emozioni, di ricordi. Un ciclo di sei anni e tre promozioni che hanno condotto il Trapani dai Dilettanti alla Serie B. Dai campi «polverosi» al professionismo, fino alla tappa forse più emozionante della storia. Quella del 5 dicembre 2013, alla Scala del Calcio, «San Siro», lo stadio di Milan e Inter, per il quarto turno della Coppa Italia. Una partita in cui il Trapani stupì l’Italia intera ben figurando contro i nerazzurri, capaci di piegare la truppa di Boscaglia con non poche difficoltà per 3-2.

Con la risoluzione di Boscaglia che sarebbe ormai vicinissima, si chiude dunque uno dei capitoli che dal punto di vista emozionale hanno significato di più nella storia di questa società. E Boscaglia potrebbe essere seguito da Giovanni Abate, attaccante 33enne che, dopo tre stagioni, ha salutato Trapani con una lunga lettera. Lui della squadra che parteciperà al prossimo campionato di Serie B non farà parte e tutti gli indizi portano a Brescia pure lui.

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