TRAPANI. A quattro punti dai play-off e con tre punti di vantaggio sulla zona play-out. Il campionato del Trapani si sta sviluppando in quella «terra di mezzo» che non permette mai alla squadra di giocare tranquilla, senza eccessivi pensieri. Una «terra di mezzo» che diventa tale anche per il continuo mescolarsi dei pro e dei contro che, alla fine, si equivalgono. Se la gara con il Varese ha consegnato il terzo pareggio consecutivo, contemporaneamente ha portato a sette la serie senza successi. E ancora, se in tre partite la squadra ha subìto soltanto una rete, abbassando notevolmente la media dei gol incassati, adesso ad incepparsi è stato l’attacco. Nelle ultime cinque partite disputate, infatti, il Trapani ha messo a segno una sola rete. La serie negativa è partita il 24 gennaio a Vicenza (0-3) ed è proseguita a Cittadella (0-1), in casa con il Carpi (0-0), è stata interrotta a Chiavari (1-1 con l’Entella) per riprendere con il Varese (0-0). È chiaro che, però, contro i lombardi il Trapani si è fermato a pochi centimetri dalla rete, gli stessi che hanno fatto in modo che i palloni di Scozzarella e Basso non finissero in fondo al sacco, ma si fermassero rispettivamente sulla traversa e sul palo. Pesante, poi, l’errore proprio dell’esterno alla terza stagione in maglia granata ed arrivato su calcio di rigore. Quest’anno per il Trapani si tratta del primo errore dagli undici metri, dato che in precedenza tutti i sette rigori assegnati erano stati trasformati. Simone Basso, poi, ritornava ad essere il rigorista designato dopo quasi un anno. Era lui, infatti, il calciatore che avrebbe dovuto incaricarsi della battuta delle massime punizioni, almeno fino a quando, per favorire Matteo Mancosu nella corsa alla vittoria della classifica dei marcatori, il centravanti sardo aveva scalzato proprio l’esterno ligure. ALTRE NOTIZIE NEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA