TRAPANI. Romano Perticone ha trovato la medicina che ha risollevato il Trapani. Una maggiore attenzione alla fase difensiva che ha permesso alla squadra di tenere maggiormente gli equilibri. Il terzino trapanese, arrivato in granata appena un mese addietro, si è subito imposto come una pedina fondamentale per la squadra di Roberto Boscaglia. Ma l’ex Empoli, che aveva cominciato la stagione a Novara, sottolinea poi anche un altro aspetto, altrettanto fondamentale e che si unisce al primo. «Nelle ultime due partite (in casa con il Carpi ed a Chiavari con la Virtus Entella, ndr) non solo siamo riusciti a subire meno gol, ma anche a concedere meno occasioni da rete agli avversari – afferma -. Adesso dobbiamo continuare su questa strada perché è fondamentale».
Contro il Carpi, infatti, il Trapani, che veniva da quattro sconfitte consecutive, è riuscito a fermare quello che era, in quel momento, il migliore attacco della stagione. «Per noi le ultime due gare sono state molto importanti, soprattutto dal punto di vista psicologico».
Arrivato a Trapani, il principale problema di Romano Perticone era trovare la migliore condizione fisica. «Non giocavo da cinque mesi – spiega -. A Novara avevo fatto due mesi di preparazione giocando come terzo di una difesa a tre, mentre ad Empoli mi sono allenato da terzino destro di un 4-3-1-2. Per questo ero consapevole che il mio unico problema sarebbe stata la condizione. Adesso, invece, sto bene anche se, comunque, non aspettatevi che superi tre giocatori e che vada in porta con tutto il pallone» scherza.
Con il suo arrivo e con la promozione fra i titolari di Mattia Caldara, nella difesa del Trapani sono rimasti fuori, almeno per il momento, Simone Rizzato e Luca Pagliarulo.
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