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Il Trapani è ripartito, Daì: "Ora salviamoci"

TRAPANI. Per il Trapani è iniziato un nuovo campionato. Un campionato nel quale la squadra granata sa che deve pensare solo alla salvezza e ad aggiungere una ventina di punti a quelli già messi in cascina. Quello che si diceva fino alla fine del girone di andata e cioè che «pensiamo a raggiungere una quota punta che ci darà la garanzia del mantenimento della categoria e poi vediamo se siamo in condizione di alzare l'asticella» deve andare nel dimenticatoio e ci si deve fermare alla prima parte del ragionamento.  Certamente sarebbe bellissimo ritrovarsi nelle condizioni di potere tornare a coltivare il sogno già accarezzato lo scorso anno, ma più realisticamente nessuno può pensare che si avveri, almeno per quest'anno. E quando il direttore sportivo Daniele Faggiano e l'allenatore Roberto Boscaglia, dopo la sconfitta, meritata o meno è altro discorso, di Cittadella, quarta consecutiva, ribadivano che «qualcuno forse aveva dimenticato qual era l'obiettivo stagionale», incosciamente, forse, si riferivano a loro stessi. L'importante è, comunque, che adesso tutti abbiano le idee chiare e, toccata con mano nella «finestra» di gennaio del calciomercato la difficoltà se non l'impossibilità a competere con altre realtà che magari sono meno coscienziose della società granata sul piano della gestione delle risorse non solo finanziarie, ci si comporti di conseguenza. Per queste considerazioni il pareggio che il Trapani ha ottenuto contro la capolista Carpi è importantissimo.

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