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Terlizzi chiama i fans: «Contro il Perugia la differenza deve farla la curva»

«Allenarci sempre sul sintetico ci crea qualche difficoltà nelle gare esterne, non siamo più abituati a giocare sull’erba»

TRAPANI. Un gol importante perché il primo del Trapani in campionato, alla seconda giornata, in casa contro il Vicenza (finita poi con la vittoria granata per 2-1); un gol pesantissimo come quello su rigore, al 95' del match dello scorso 29 novembre per il 3-2 sullo Spezia ed un gol altrettanto pesante come quello del 2-2 di Lanciano. È questo il bottino di Christian Terlizzi, un difensore centrale che il «vizietto» di andare a rete l'ha sempre avuto, in tutte le categorie, anche la massima serie, come ben ricordano i tifosi rosanero. «Si, non lo nascondo: un gol della stessa importanza di quello allo Spezia - conviene Terlizzi -, per un pareggio meritatissimo su un campo difficile e contro una squadra molto bene organizzata. È stata una bella partita - ricorda -, forse la più bella del campionato, nonostante le partite del Trapani siano, per la verità tutte belle perché ci sono sempre un sacco di gol e ci si diverte».
Non a caso, a fronte della difesa più perforata del campionato, con 35 gol subiti, il Trapani vanta uno degli attacchi più prolifici, pur avendo dovuto fare a meno, nelle ultime partite, del bomber Matteo Mancosu.

Per Terlizzi, i granata, però, hanno a disposizione un'arma importante, costituita dalla facilità di cambiare modulo di gioco in corsa. «A Lanciano - cita ad esempio - eravamo partiti con il nostro solito 4-4-2 che ci accompagna da anni e che il mister ha sempre fatto. Poi, però, siamo passati al 4-3-3, un modulo che, con gli uomini che abbiamo a disposizione, possiamo fare benissimo e così abbiamo riacciuffato la gara dopo che avevamo subìto la rimonta del Lanciano determinata forse dal fatto che abbiamo segnato troppo presto, ci siamo abbassati e quasi nascosti. Avevamo palla e scappavamo, mentre noi siamo squadra che deve giocare, non calciare da dietro, salire e sperare di tenere palla. L'abbiamo fatto qualche volta, quando era necessario fare di necessità virtù, ma dobbiamo prenderci responsabilità diverse. Io - dichiara Terlizzi, come se fosse necessario puntualizzarlo - sono uno che se ne prende anche troppe».

 

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