TRAPANI. La locuzione latina «Omne trinum est perfectum», tradotta letteralmente significa «Ogni cosa trina è perfetta». Ed Andrea Feola, il giovane centrocampista del Trapani che nel derby contro il Catania ha collezionato il suo terzo gettone di presenza da titolare, se non ha disputato una partita perfetta, sicuramente ha offerto una delle sue migliori prestazioni da quando è a Trapani. Ne è cosciente perché non riesce a nascondere un sorriso da pubblicità di dentifricio quando afferma: «Il derby ha dimostrato che possiamo giocarcela con qualsiasi squadra. Nel Catania – sottolinea - c'era gente come Almiron, Capuano e Rosina che la serie A l’hanno fatta per anni, però fino a quando siamo stati aggressivi la palla non l’ hanno vista e soprattutto nel primo tempo, non c’è stata una grande differenza di valori». Nel Trapani il giovane centrocampista arrivato lo scorso anno dal Selargius si è trovato subito a suo agio. Ma forse quest’anno lo è ancora di più per il maggior numero di suoi coetanei. «La rosa è stata ringiovanita - rimarca - con ragazzi bravissimi e di grande qualità. Personalmente credo di essere migliorato tanto sotto diversi aspetti, grazie al mister e ai compagni più esperti. Mi sento più tranquillo e spero di migliorare ancora perché non si smette mai di imparare». Se la gioventù comporta freschezza, anche atletica, significa, però, anche carenza di esperienza . ALTRE NOTIZIE SUL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA OGGI