TRAPANI. «Come si vince in undici, si perde in undici. È ingiusto ed ingeneroso addossare le colpe di una sconfitta al reparto difensivo». Il veterano Nino Daì, da un paio di settimane titolare nel Trapani e insignito della fascia di capitano in luogo dell’infortunato Luca Pagliarulo, assolve il settore, del quale peraltro fa parte, per la «manita» subita a Varese: «Se gli avversari arrivano a tirare in porta è perché sono in condizione di completare un’azione partita dalla dalla loro difesa o dal centrocampo così come quando andiamo a segnare noi, ai nostri attaccanti, possibilmente, la palla è arrivata dai difensori». Osservazioni, magari lapalissiane, ma con cui l’unico superstite dai tempi dell’Eccellenza esprime concetti fondamentali del mondo del calcio. «E, comunque - rincara la dose - gli errori, in partita, capitano. Ci sono errori che vengono puniti con il gol, altri che passano magari inosservati perché non producono alcun ”dolore”. Anche a Pescara (nell’unica partita in cui il Trapani non ha preso gol, ndc), abbiamo fatto degli errori. E se non se n’è accorto nessuno, non sarò certo io a dire quali sono stati. L’importante, però, è che noi sappiamo dove abbiamo sbagliato e che lavoriamo per correggere le cose che non sono andate per il verso giusto». Il 5-2 subìto a Varese, dunque, almeno ufficialmente, non fa squillare alcun campanello d’allarme in casa granata. «Nel secondo tempo abbiamo dominato - ribadisce Daì - e se qualche episodio fosse stato a nostro favore, come il palo di Maurizio Ciaramitaro sul 4-2, poteva cambiare la partita e saremmo qui a parlare di un altro risultato». L'analisi del ko patito al «Franco Ossola» fatta da Daì esclude, infine, quel «brutto approccio» alla partita ipotizzato, invece, anche dalla critica: «Tutte le situazioni sono andate a favore del Varese. Però noi ci abbiamo creduto fino alla fine. Lo spirito è stato quello giusto. Magari nella prossima gara saremo anche fortunati». Una prossima gara, quella contro il Latina al Provinciale, che Nino Daì vuole assolutamente vincere: «Dobbiamo a tutti i costi ottenere i tre punti, anche se l’avversario è ostico. Il Latina, infatti, è una squadra che è stata costruita per stare nelle prime cinque posizioni, ma noi abbiamo tanta rabbia in corpo da non guardare ad altro che ad una vittoria che ci farebbe cambiare un pò marcia, anche se non va dimenticato che la nostra meta è la salvezza e con 9 punti in sei partite, siamo in perfetta media». Contro il Latina rientra a dar man forte alla seconda peggiore difesa del campionato Christian Terlizzi, ma mancherà il centrocampista Antonino Barillà che, espulso al 45’ del secondo tempo a Varese, è stato squalificato per un turno. Se la sono cavata, invece, con un’ammonizione il tecnico Roberto Boscaglia «per essere, al 42’ del secondo tempo, uscito dall'area tecnica», con un’ammonizione con diffida il suo vice Ciccio Di Gaetano «per avere, al 14’ del secondo tempo, contestato platealmente l'operato arbitrale» e, con un’ammonizione, anche il medico sociale Giuseppe Mazzarella «per avere, al termine del primo tempo, negli spogliatoi, assunto un atteggiamento irrispettoso nei confronti dell'arbitro».