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Alcamo, rumori e sporcizia nel centro storico

La protesta dei residenti. Il basolato e i marciapiedi si presentano coperti da “tappeti” di bicchieri in plastica usati, cartacce, immondizia varia, vomito, urina. Scaduta il 30 giugno l’ordinanza del sindaco per regolare la vendita e il consumo di alcolici nei locali pubblici della città

ALCAMO. Sacchetti pieni di spazzatura lanciati contro le auto parcheggiate nella zona. Mentre il basolato e i marciapiedi si presentano coperti da "tappeti" di bicchieri in plastica usati, cartacce, immondizia varia, vomito, urina. La sporcizia invade gli ingressi delle abitazioni. Ma soprattutto, si segnalano urla, azioni di continuo disturbo della quiete pubblica fino all'alba.
Danneggiamenti. Cittadini che risiedono nel centro storico di Alcamo denunciano questa situazione di rumori molesti, inciviltà, atti vandalici. Stavolta, a farsi portavoce del profondo stato di disagio è una donna esasperata da tali comportamenti, la quale non è più riuscita a trattenere il proprio malessere e ha deciso, pur chiedendo di non pubblicare i propri nome e cognome, di rivolgersi al cronista per denunciare ciò che accade nel quartiere in cui lei abita.
"Giovani ubriachi - racconta - lanciano la spazzatura sulle macchine nella zona tra il Teatro comunale "Cielo d'Alcamo" e le strade che sboccano sulla via Commendatore Navarra". Sporcizia e degrado anche nelle aiuole che circondano il vicino Castello. La lettrice ci fornisce immagini per illustrarci meglio ciò che avviene nella via Tenente Lucchese, alle spalle del teatro.
"A fare questo sono tutti ragazzacci attorno ai vent'anni - dice la signora -. Qui abitano persone che hanno problemi di salute e hanno bisogno di riposare tranquille. Affermo che sono ragazzacci, perché intanto le parole che escono dalla loro bocca sono davvero raccapriccianti. Minacciano chiunque, si prendono gioco anche delle Forze dell'Ordine. Chi viene ad effettuare controlli - prosegue la lettrice - sembra arrendersi di fronte a questo stato di cose. Avevo fatto un esposto indirizzato agli organi competenti affinché si risolvesse questo grave problema, ma ancora io e i miei vicini di casa subiamo queste angherie. Di notte non possiamo più dormire, questi scapestrati qui fanno di tutto e hanno un modo di discutere e di fare tipico di delinquenti. E questi sarebbero il futuro della società? - si domanda quindi -. Pensate un po': si permettono pure di cantare a squarciagola canzoncine per provocare gli abitanti del quartiere. Usano tavolini lasciati all'aperto e vi si siedono per tracannare bevande alcoliche, le cui bottiglie vuote vengono poi abbandonate dappertutto. Forse si drogano. Inoltre, chi controlla il rispetto degli orari di apertura ed emissioni sonore dei locali notturni? Chiediamo aiuto - conclude - perché è una situazione insostenibile". E quando sarà attuato il progetto da 350 mila euro per la videosorveglianza ad Alcamo? Mentre sul sito web dell'albo pretorio comunale, alla voce "ordinanze", non figura più quella emanata ad aprile dal sindaco Sebastiano Bonventre e che difatti era valida "fino al 30 giugno dalle ore 22 alle ore 6", per regolare la vendita e il consumo di alcolici, facendo riferimento alle "numerose proteste" e agli "esposti da parte di cittadini che hanno segnalato, soprattutto durante le serate di fine settimana, situazioni di turbative della quiete pubblica e dell'ordine pubblico, con relativo abbandono disordinato di contenitori in vetro e altro materiale, che imbrattano le zone interessate". In quell'ordinanza erano citati anche "casi di risse e minacce ai cittadini". La responsabilità, è chiaro, non è tutta del Comune che è chiamato comunque a fare la propria parte in modo autorevole, oltre che autoritario, ma tutte le istituzioni, le famiglie, la società devono riflettere e agire tempestivamente per arginare quest'emergenza galoppante.Se manca il senso civico amministrazione comunale e forze dell’ordine possono fare ben poco.

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