PANTELLERIA. Sarà un anno scolastico difficile e sofferto quello che si aprirà tra dieci giorni a Pantelleria. Problemi ci sono in molti edifici scolastici. Sei classi della scuola elementare del capoluogo saranno spostate presso l'edificio della scuola media in via Salibi. Questo perché nell'edificio delle elementari di Corso Umberto sono ancora in corso lavori di ristrutturazione. Sono due i lavori appaltati: il primo partito all'inizio dell'estate, per un importo complessivo di 400 mila euro e il secondo andato di recente in gara per un importo di 450 mila euro. La situazione si complica se si pensa che anche nell'istituto superiore di Via Napoli sono in corso lavori di ristrutturazione e che già dallo scorso anno scolastico tutte e sedici le classi sono ospitate, con il doppio turno, nella scuola Media. L'amministrazione comunale intende dare la precedenza alle classi delle elementari, "in quanto - come afferma il vicesindaco Angela Siragusa - l'edificio della scuola Media è di proprietà del Comune, mentre la competenza delle superiori è ancora dell'ex provincia di Trapani. Le sei aule che l'anno scorso venivano utilizzate dalle classi delle superiori quest'anno saranno invece a disposizione delle elementari del Capoluogo. Del resto è evidente che tutti questi importanti lavori che stiamo facendo nelle strutture comunali serviranno poi a scongiurare episodi come quelli accaduti alle Superiori e a mettere in sicurezza gli edifici scolastici e, quindi, i nostri ragazzi". L'Associazione dei genitori, intanto, manifesta preoccupazione per il regolare svolgimento del nuovo anno scolastico che è ormai alle porte. "Comprendiamo che a volte sia necessario affrontare sacrifici - dice la presidente dell'A.ge. Maria Pia Errera - e siamo coscienti che spesso questi sono necessari per raggiungere obiettivi importanti, come per la Scuola Elementare di Corso Umberto. L'Amministrazione comunale ha ottenuto, infatti, rilevanti finanziamenti per la ristrutturazione e la messa in sicurezza della struttura e ci rendiamo conto che i sacrifici chiesti oggi saranno ripagati da un obiettivo certo che andrà a vantaggio della comunità e dei nostri figli. Così non è per la Scuola Superiore. Sono state dette tante parole ma a oggi non c'è alcuna certezza e la soluzione appare lontana".