TRAPANI. «Mi aspetto una partita contro un avversario sicuramente pieno di entusiasmo per il ritorno in serie B. Ma noi giochiamo in casa nostra. Per mentalità non abbiamo paura di nessuno e quindi affronteremo la gara con serenità e con l’impegno necessario per fare bene». Ancorché arrivato agli ordini di mister Roberto Boscaglia da meno di due mesi, Mattia Aramu, giovane polivalente attaccante che dal granata del Torino è passato a quello del Trapani, ragiona e si esprime come se fosse il suo nuovo allenatore. Per il giocatore, che lo scorso anno ha fatto faville nella Primavera del Toro, e che è in prestito (con possibilità che il Trapani eserciti il diritto di riscatto) a Pescara la soddisfazione di entrare in campo, in luogo del «veterano» Giovanni Abate e di contribuire al conseguimento del prezioso pareggio per 0-0 contro una delle squadre più attrezzate del torneo ulteriormente rafforzatasi negli ultimi giorni di mercato. «In quella partita — afferma Aramu — di positivo non c’è stato solo il risultato. È stata tutta un’esperienza positiva perché si è vista la forza della nostra squadra, si è visto che siamo determinati e capaci di soffrire tutti assieme. Ecco, quello che è saltato un po’ agli occhi di tutti: lo spirito di squadra. Dobbiamo certamente migliorare, e c’è ancora tanta strada da fare, ma siamo una squadra».
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