MARSALA. Ancora un black-out idrico sulla rete di distribuzione primaria che ha lasciato all'asciutto le abitazioni di buona parte del versante nord del territorio comunale. Il black-out è stato conseguente ad una nuova rottura della condotta primaria che, attraverso i serbatoi di riserva della "Badia", porta l'acqua nelle contrade di quel versante. Il guasto, questa volta, è stato causato da un'impresa privata che stava eseguendo dei lavori di appresamento alla condotta idrica. Pare che l'escavatore sia andato a recidere di netto la tubazione in vetroresina, in via Trapani. Segnalato il guasto è stato immediato l'intervento dei tecnici e del personale del Servizio Idrico Integrato, sotto la guida del suo responsabile, architetto Stefano Pipitone. I lavori di riparazione sono stati subito avviati ma per eseguirli è stato necessario "chiudere" la condotta di Badia e sospendere l'erogazione idrica che ha pertanto lasciato a secco le contrade di quel versante nord. Si tratta delle contrade Colombaia Lasagna, via Trieste, Madonna dell'Alto Oliva, Santa Venera, San Filippo e Giacomo, Rakalia, Giardinello e Bosco-Dara. Già dalla notte scorsa, però, con un impegno continuo di tecnici ed operai, il guasto è stato riparato ma naturalmente l'acqua non è arrivata alle civili abitazioni delle contrade in questione. «Trattandosi di una condotta in vetroresina - dice l'architetto Pipitone - occorreranno almeno 24 ore prima che si possa ripristinare l'erogazione idrica per cui inevitabili saranno i disagi, almeno fino a domani pomeriggio (questo pomeriggio per chi legge) in quel versante del territorio comunale. Per quanto nelle nostre possibilità stiamo cercando di ridurre al minimo i disagi anche con il servizio alternativo dell'approvvigionamento a mezzo autobotti comunali». Se tutto andrà secondo le previsioni entro questo pomeriggio la situazione dovrebbe tornare gradualmente alla normalità con l'erogazione idrica "controllata" nelle contrade interessate a questo nuovo guasto. Al di là della accidentalità del guasto rimane il problema della scarsa tenuta della condotta in vetroresina, specie in quel versante (ma non solo). Purtroppo il progetto per la sostituzione della condotta idrica in quel versante rimane al palo. La precedente Amministrazione comunale ha infatti presentato un progetto per la sostituzione, non solo dei tratti che frequentemente vanno "in tilt" sotto la pressione della stessa erogazione idrica, ma di buona parte della condotta in vetroresina che con i suoi circa 40 anni di vita mostra una precarietà che è causa frequente di guasti ed interruzioni. Il progetto sarebbe stato finanziato dalla Regione per un importo di circa 5 milioni di euro, ma questo non è stato ancora attivato per le scarse risorse finanziarie della Regione.