TRAPANI. Obiettivo primario del «Nuovo Consorzio del Porto di Trapani», la società cooperativa consortile costituita da operatori dello scalo marittimo e da professionisti è quello di scongiurare l'aggregazione del porto nel distretto logistico della Sicilia Occidentale sotto la giurisdizione della Autorità Portuale di Palermo. Ma questa ipotesi, prevista nel piano di riorganizzazione della rete delle Autorità Portuali Italiane, almeno per il momento, è tutta da verificarsi. Il Consiglio dei ministri, infatti, approvando il decreto «Sblocca Italia», ha accantonato al questione.
«La mia non è stata una nomina ma una vera e propria elezione». Intanto, il presidente del «Nuovo Consorzio del Porto di Trapani, Andrea De Martino, replica seccamente al deputato regionale del Psi Nino Oddo che aveva sottolineato la sua matrice politica (vicinissimo al senatore Antonio D’Alì, De Martino è stato assessore nella giunta del sindaco Vito Damiano in quota all'ex Pdl transitando, poi, nel Nuovo Centrodestra, ndc) parlando di una nomina che «rischia di inficiare, al di là degli stessi operatori interessati, l’assoluta bontà dell’iniziativa consortile intrapresa».
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