MARSALA. Tornano alla mobilitazione gli oltre 2 mila cardiopatici marsalesi per la mancata riattivazione del servizio di emodinamica all'ospedale «Paolo Borsellino», dove da oltre un anno è attiva la Rianimazione presso la Divisione di Cardiologia.
I cardiopatici, buona parte dei quali aderenti all’associazione «Batticuore… Batti», presieduta da Vincenzo Marino e della quale fa parte quale vice presidente Gaspare Rubino, primario della Divisione di cardiologia e Rianimazione del presidio ospedaliero locale, sono tornati proprio in questi giorni a proclamare lo stato di agitazione e investire del problema il Commissario straordinario al Comune Giovanni Bologna. «La mancata istituzione del servizio di emodinamica - dicono i cardiopatici marsalesi - è una manchevolezza che non garantisce un servizio vitale, in molti casi, per i soggetti colpiti da infarto o comunque con problemi che potrebbero essere anche vitali». In pratica si dà atto che al «Paolo Borsellino» la Divisione di Cardiologia ha fatto segnare grossi miglioramenti con l'istituzione per altro della Rianimazione, ma l'emodinamica viene ritenuta vitale per la salvaguardia della salute dei cardiopatici,in particolari momenti di crisi cardiaca.
Già alla fine del 2012, dopo un intervento dell'allora consigliere provinciale Edoardo Alagna, si erano aperte delle speranze perché Marsala potesse tornare ad avere il servizio di emodinamica, grazie anche all'allora Commissario alla Provincia, Luciana Giammanco, che aveva mosso i primi passi all'Assessorato regionale alla Salute e verso la dirigenza sanitaria dell'Asp di Trapani per dotare l'Utic del «Borsellino» dell'emodinamica. Ma l'iniziativa rimase soltanto una pia illusione nonostante proprio l'allarme lanciato da Edoardo Alagna sul pericolo delle malattie cardiovascolari a Marsala e la necessità del servizio di emodinamica. Eppure il vecchio ospedale «San Biagio» ha sperimentato oltre dieci anni l'efficienza e l'efficacia dell'emodinamica, istituita dalla Casa di Cura palermitana Villa Maria Eleonora. Una sperimentazione che aveva fatto tirare un sospiro di sollievo agli oltre 2 mila cardiopatici che sono a Marsala ma che è stata una speranza soltanto temporanea in quanto dopo poco meno di un anno l'emodinamica fu soppressa con tutti i problemi connessi al trasferimento dei soggetti ricoverati a Marsala per problemi cardiovascolari negli ospedali più vicini: Trapani e Sciacca. Da qui la necessità di dotare l'Unità di Terapia Intensiva Coronarica del presidio ospedaliero di Marsala dell'emodinamica. In tale ottica una delegazione dei cardiopatici marsalesi incontrerà a giorni il neo Commissario straordinario al Comune per riproporre il problema dell'emodinamica a Marsala.