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Marsala, oltre centomila euro per la casa di riposo

Disponibilità anche per la liquidazione delle rette che il Comune deve versare per gli anziani ospiti della «Giovanni XXIII»; si tratta di 51 mila euro l'anno

MARSALA. Sarà il Comune a lanciare la classica "ciambella di salvataggio" alla casa di Riposo "Giovanni XXIII". È l'impegno assunto dal commissario straordinario al Comune, Giovanni Bologna, nel corso dell'incontro avuto con il commissario dell'Ipab, Ignazio Genna. «Riteniamo - ha detto al termine dell'incontro il commissario della casa di riposo - di avere gettato le basi per un nuovo rapporto di collaborazione con il Comune e soprattutto avere avviato un piano di recupero della struttura con l'apporto concreto, sotto il profilo economico, dell’Ente». Dopo avere esposto quella che è oggi la situazione dell'Ipab, gravata da oltre un milione e 600 mila euro di debiti pregressi, Ignazio Genna ha posto sul tappeto le varie problematiche che sono alla base della attuale crisi dell'Ipab, per il cui superamento lo stesso commissario lavora fin dal momento del suo insediamento. Per raggiungere tale obiettivo è necessario che il Comune rinnovi al più presto le convenzioni che sono state stipulate con la casa di riposo. Sono tre, in particolare: ospitare gli anziani durante i "fine settimana", dare alloggio notturno e ospitalità come"pronto soccorso sociale" ai senzatetto. Sulle tre convenzioni che, di fatto, hanno dato nei mesi scorsi una certa boccata di ossigeno alla casa di riposo il commissorio Bologna si è dichiarato disponibile ed ha dato incarico all'Ufficio Servizi Sociali di approntare tutti gli atti necessari per il rinnovo delle tre convenzioni. Disponibilità anche per il pagamento delle rette che il Comune deve versare per gli anziani ospiti della "Giovanni XXIII". Si tratta di 51 mila euro l'anno (con quella non versata dello scorso anno il credito dell'Istituzione è di 102 mila euro), che potrebbero anche aumentare con l'ingresso di altri anziani. Ignazio Genna ha inoltre illustrato al commissario Bologna il progetto di implementazione e miglioramento dei servizi proposti e gestiti dall'Ipab presso il Dipartimento alla Famiglia e delle Politiche Sociali che è già stato ammesso a finanziamento per 100 mila euro e la struttura è in attesa di un primo acconto di 50 mila euro dal marzo di quest'anno. Uno dei punti su cui i due commissari, del Comune e della casa di riposo, hanno incentrato la loro attenzione è quello del potenziamento e della diversificazione dei servizi della struttura come previsto dal nuovo Statuto per il quale la struttura non può essere soltanto casa di riposo o casa protetta ma svolgere altri servizi, oltre quelli previsti nelle convenzioni che saranno presto rinnovate. «Abbiamo fatto presente al commissario Bologna - dice ancora Genna - che per quelli che sono i progetti posti in cantiere l'attuale struttura è piccola, tanto che abbiamo chiesto di avere dei locali in comodato d'uso al Comune e ad altri Enti ed associazioni con ricadute economiche ed occupazionali sul territorio". Le varie richieste avanzata dal commissario dell'Ipab sono ora all'attenzione del commissario straordinario al Comune che ha attivato gli uffici competenti per cercare di dare positivo riscontro alle richieste, condizione per fare uscire l'Istituzione dalla crisi nella quale si trova da anni, ma dalla quale sta cercando di venire fuori con un piano operativo che vede come comprimari il Comune e la Regione. Proprio alla riforma di quest'ultima la struttura guarda per affrontare con maggiore fiducia il futuro.

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