TRAPANI. L’Azienda sanitaria provinciale, dopo la nomina del nuovo direttore sanitario Antonio Siracusa e del nuovo direttore amministrativo Walter Messina che proviene da altra provincia, procederà a partire dalla prossima settimana ad un riassestamento di diverse figure apicali. Infatti, l’ex direttore amministrativo Fabrizio Di Bella,dovrebbe ritornare, salvo imprevisti, nella sua posizione originaria di dirigente amministrativo presso l’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani. Il suo posto era stato nel frattempo coperto da Antonella Di Stefano che dovrebbe passare alla sede centrale dell’Azienda sanitaria. Per quanto concerne invece la figura del direttore sanitario, Osvaldo Ernandez che ricopriva tale incarico ritorna al suo posto di capo dipartimento del Distretto sanitario di Trapani. Il neo direttore sanitario Siracusa invece ha ricoperto sino a qualche giorno addietro il posto di capo Dipartimento dell’Area di Emergenza per la provincia e di primario di anestesia del Sant’Antonio. Secondo indiscrezioni il suo posto potrebbe essere coperto da Massimo Di Martino che attualmente è direttore del Pronto soccorso del nosocomio trapanese.
Non appena vi sarà comunque l’assestamento i sindacati chiederanno un incontro con i nuovi vertici per discutere delle principali problematiche che investono la sanità. «Tutto è rimasto bloccato per tanto tempo per via delle mancate nomine- dice al riguardo Baldo Scaturro, responsabile del sindacato degli Infermieri- ed è ora che si cerchi di recuperare il tempo perduto». Più dettagliata invece il parere del segretario provinciale della UIl- Poteri Locali, Giorgio Macaddino dopo il plauso agli uscenti:« Basta andare nelle corsie degli ospedali per vedere le gravi carenze di personale, medico, paramedico ed ausiliario che fanno grossi sacrifici specialmente in questo periodo, ed anche per tale motivo occorre fare squadra. Ciò per far sì che la Regione, che ha determinato con la sua indecisione un disastro nell’offerta sanitaria, proceda a tagliare gli sprechi che vi sono dappertutto e garantire invece una buona assistenza sanitaria e condizioni di lavoro decenti per il personale». An. Do.
Caricamento commenti
Commenta la notizia