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Acqua inquinata a Marsala, Patti: "Nessun pericolo"

Gli attivisti sottolineano per altro che annualmente i marsalesi spendono grosse quantità di euro per l'acquisto di acqua minerale in bottiglie

MARSALA. L'acqua erogata a Marsala dall'acquedotto comunale sarebbe inquinata dalla presenza di "coliformi totali". A renderlo noto il Meetup "Marsala 5 Stelle" a seguito di analisi di laboratorio effettuate da un istituito specializzato in provincia di Siena e sollecitate da alcuni attivisti del Meetup. Questi, lo scorso 7 luglio, con un tecnico di fiducia, si sarebbero recati in contrada Sant'Anna dove il tecnico, seguendo le istruzioni impartite dai responsabili del laboratorio senese, ha prelevato un campione d'acqua dai punti di erogazione pubblica posti nelle immediate vicinanze dei pozzi comunali di Sant'Anna spedendolo all'Istituto toscano. Qualche giorno dopo al tecnico sono stati inviati i risultati relativi al campione d'acqua trasmesso dai quali sarebbero emersi che "in base ai parametri analizzati il parere che possiamo formulare è il seguente: parere sfavorevole (conta coliformi totali)". Del risultato di tali analisi gli attivisti del Meetup "Marsala 5 Stelle" hanno informato anche la Procura della Repubblica di Marsala perché avvii le indagini del caso volte ad "accertare eventuali responsabilità personali". «Con la salute dei cittadini nessuno può scherzare - dice la nota diffusa dal Meetup - a maggior ragione se l'acqua viene pure pagata. I requisiti di potabilità sono attestati sulla base di analisi di laboratorio che ne determinano la qualità sotto il profilo chimico batteriologico ed organolettico secondo procedure e limiti dettati dalla normativa citata. Modi e metodi diversi non sono sufficienti per dichiarare un'acqua "buona" o esente da rischi». Gli attivisti del Meetup sottolineano per altro che annualmente i marsalesi spendono grosse quantità di euro per l'acquisto di acqua minerale in bottiglie di plastica il che determina la necessità di procedere allo smaltimento differenziato della plastica con costi esorbitanti, per fatture dell'Aimeri Ambiente molto esose. «Una cosa è certa - sottolineano gli attivisti del Meetup Marsala 5 Stelle - gli amministratori del Comune di Marsala e i dirigenti responsabili debbono pagare per questo disservizio reso alla città». Sul problema sollevato dagli attivisti del Meetup del Movimento, abbiamo sentito il dirigente del settore Servizi Pubblici Locali, Francesco Patti, responsabile anche del servizio Idrico Integrato. Patti esclude, nella maniera più categorica, che l'acqua erogata dal civico acquedotto sia inquinata e chiarisce i fatti. «Dalle analisi effettuate dai laboratori dell'Asp di Trapani - dice - risulta che nei prelievi di campioni d'acqua effettuati nello stesso periodo cui fanno riferimento le analisi effettuate presso l'Istituto senese ci sono bassissime percentuali di coliformi, solo in uno dei campioni prelevati dalle due fonti idriche. Ciò è stato dovuto ad un difetto del decloratore che abbiamo immediatamente sistemato tant'è che una successiva analisi di campioni prelevati dalla stessa fonte sono state effettuate nuove analisi. Al momento attendiamo il risultato delle nuove analisi da parte dell'Asp ma siamo certi dei risultati dopo avere rimesso in funzione il cloratore difettoso che ha manifestato in ogni caso la bassa presenza di coliformi». Patti assicura, quindi, che non c'è alcun pericolo di inquinamento nell'acqua erogata dal civico acquedotto. 

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