MARSALA. Appaltati i lavori di ristrutturazione di un bene confiscato alla mafia destinato a diventare casa di accoglienza. La gara, presieduta dal dirigente del settore Lavori Pubblici Luigi Palmeri è stata aggiudicata alla ditta Farc srl di Alcamo che ha offerto un ribasso del 34,587 per cento sul prezzo a base d'asta di 517.962,40 euro (comprendente la somma di 140.897,354 per costo manodopera e 14.539,20 per oneri della sicurezza non soggetti a ribasso) e 196.674,60 per somme in amministrazione.
L'immobile da ristrutture è sito in contrada Berbarello (nel versante sud del territorio comunale) ed è stato concesso, assieme ad un finanziamento di 846.794,10 euro, dal Ministero dell'Interno al Comune di Marsala in virtù dei fondi del Programma Operativo Nazionale "Sicurezza per lo Sviluppo-Obiettivo Convergenza 2007-2013, il 15 luglio del 2011 nel quadro del progetto previsto nel Pon Sicurezza del Consorzio trapanese per la Legalità e lo Sviluppo. La ristrutturazione dell'immobile di contrada Berbarello, confiscato dallo Stato, sarà effettuata su progetto dell'architetto Salvatore Guastella, a suo tempo approvato dal dirigente del settore Lavori Pubblici Luigi Palmeri, responsabile unico de procedimento, dopo i pareri favorevoli espressi dalla Conferenza dei servizi. Nell'immobile in questione, sempre secondo il progetto Guastella, dovrà essere realizzata una casa di accoglienza per minori extracomunitari non accompagnati. Questi minori sono sempre più numerosi nel territorio marsalese dopo il massiccio esodo dai loro Paesi d'origine e l'avventuroso approdo sulle coste marsalesi. Tale progetto, comunque, non è il solo destinato a prendere corpo a Marsala. Ci sono infatti altri due progetti di riconversione di immobili confiscati a soggetti in odor di mafia che attendono di essere finanziati. Riguardano immobili ricadenti nelle contrade Santa Venera e San Silvestro. Nel primo immobile il Comune intende realizzare una sede di doposcuola e attività per anziani, con spazi riservati anche a giochi per bambini, mentre nel secondo immobile si parla della realizzazione di un mercato ortofrutticolo all'ingrosso, una struttura che da oltre quarant'anni gli operatori del settore attendono invano, anche se non è escluso che il progetto possa essere rivisto per destinare quest'ultimo immobile a servizi socio-assistenziali. I due progetti, mirano alla realizzazione attività sociali e produttive nel rispetto di quella che è la normativa di riferimento. E' auspicabile che il Ministero dell'Interno valuti positivamente le finalità di questi due progetti e proceda a rendere fruibili e funzionali i beni in questione.