Trapani

Sabato 23 Novembre 2024

Infermieri, più di 1.800 domande per l’assunzione a tempo all’Asp di Trapani

TRAPANI.  La crisi occupazionale che giorno dopo giorno si va registrando a Trapani ha raggiunto ormai limiti pressoché insuperabili. Uno degli ultimi dati riguarda appunto la speranza e la possibilità per tanti soggetti di poter lavorare anche se per un determinato periodo presso l’Azienda sanitaria provinciale per le supplenze ai colleghi a tempo indeterminato. Sono ben 1829 le domande ammesse (su oltre 2 mila) di coloro i quali hanno presentato istanza all’Asp che ha proceduto alla pubblicazione della graduatoria (sul proprio sito Internet) di altri candidati in lista d’attesa, mentre sono circa 2 mila gli infermieri disoccupati. Un dato davvero preoccupante- stante alle dichiarazioni di alcuni sindacalisti- soprattutto se si guarda ad esempio che per la stessa qualifica sino a poco tempo addietro la graduatoria degli aspiranti in un primo momento non arrivava neppure a mille, e soltanto successivamente aveva superato di poco le mille unità,e tutto ciò senza considerare che, stante invece ai dati fornitici da alcuni sindacati sono circa 2 mila gli infermieri in attesa di un posto di lavoro.«Comprendiamo il dramma di tante famiglie trapanesi e siciliane più complessivamente- dice al riguardo il segretario regionale dell’Ugl, Giuseppe Monaco- e proprio per tale motivo riteniamo che forse una delle soluzioni al problema potrebbe essere quella di istituire delle graduatorie uniche per qualifica a livello nazionale, considerato che ancor oggi nel Nord Italia vi sono posti vuoti sia in strutture pubbliche che in strutture convenzionate».
Dal canto suo l’Azienda sanitaria provinciale può soltanto richiedere all’Assessorato regionale alla Sanità l’aumento del numero dei posti di lavoro da mettere a disposizione a seconda della qualifica. Ma si tratta di un fatto al momento soltanto teorico, e ciò in considerazione del fatto che diverse strutture ospedaliere, quali Alcamo, Salemi ed altri sono state praticamente declassate con la soppressione di interi reparti, vedi la ginecologia ad Alcamo, mentre infine l’ospedale «Abele Ajello» di Mazara del vallo è di fatto chiuso per grossi lavori di ristrutturazione. An. Do.

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