TRAPANI. Una giornata in spiaggia da trascorrere all’insegna dell’allegria e della spensieratezza stava per culminare in tragedia. Due bambine hanno rischiato di annegare, sul lungomare Dante Alighieri, mentre facevano il bagno nello specchio d’acqua prospiciente l’hotel «Cavallino bianco». A strapparle alla morte, un agente di polizia fuori servizio, Salvatore D’Antoni e un suo amico Peppe Virzì, buttafuori, che, assieme ad un altro bagnante, senza pensarci due volte si sono tuffati, riuscendo a recuperarle a riportarle, sane e salve, sulla riva.
Per le due bambine, di 10 e 12 anni, insomma, è stata una avventura a lieto fine, ma devono ringraziare quei tre «Angeli» che hanno sfidato le onde, mettendo in pericolo la loro stessa incolumità. E’ accaduto ieri intorno alle 16. Il poliziotto, con la sua famiglia e con l’amico Peppe Virzì, era alla litoranea quando la sua attenzione è stata attirata da una donna che stava pescando e che aveva notato le bambine in balia della corrente.
Il buttafuori e l’agente sono subito entrati in acqua, seguiti da un altro bagnante. Le due bambine erano a circa 30-40 metri dalla costa. Entrate in acqua per fare il bagno non sono più riuscire a raggiungere la riva, a causa del forte vento che le ha spinte verso il largo, iniziando ad annaspare.
I tre le hanno raggiunte, riuscendo, a fatica, a riportarle sul bagnasciuga. All’operazione di salvataggio hanno assistito numerosi bagnanti rimasti con il fiato sospeso. In quel tratto di mare non è attivo il servizio di assistenti bagnanti, nonostante l’arenile - dove è interdetta la balneazione - è assai frequentato anche da turisti incantati da uno specchio d’acqua di un azzurro intenso. Bello e invitante.
Insomma, se non fosse stato per il tempestivo e coraggioso intervento di quei tre «Angeli» la vicenda avrebbe avuto un epilogo drammatico. Le bambine, invece, hanno potuto riabbracciare la loro zia che le aveva portate in spiaggia. L. T.
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