ALCAMO. Si sono assentati senza esserne autorizzati né sono tornati in servizio pur avendo ricevuto ordine dal Comune. E allora, il Comune ne ha richiesto la cancellazione dal bacino dei lavoratori socialmente utili. Protagonisti tre dipendenti del Comune di Alcamo, i quali si possono praticamente considerare licenziati a causa del loro assenteismo. Il sindaco Sebastiano Bonventre afferma: "Si sono assentati senza alcuna autorizzazione o non hanno adempiuto all'ordine di rientro in servizio. Per costoro quindi è stata richiesta la cancellazione dal bacino degli Asu e quindi il termine licenziamento, seppure efficace, appare improprio. Certamente non serviranno più al nostro Comune qualora alla Regione decidessero di mantenerli nel bacino". Nelle ultime settimane, adottando anche provvedimenti di sospensione nei confronti di alcuni dipendenti, l'amministrazione Bonventre ha lasciato intendere di non transigere nei casi in cui si verifichino inadempienze da parte del personale comunale. "Il Comune - afferma il sindaco - ha circa 230 dipendenti a tempo indeterminato, circa 400 dipendenti a contratto e intorno a 180 lavoratori pagati dall'Inps per attività socialmente utili ed assegnati all'ente".
E rimane anche nell'occhio del ciclone la situazione inerente l'indisponibilità di personale improvvisamente "ammalato", che all'ordine di svolgere servizio per la pulizia della spiaggia ha risposto presentando certificati medici che ne attesterebbero la necessità di rimanere a casa. "Riguardo ai certificati medici - dichiara Bonventre - non so dare una risposta precisa sui numeri, poiché il segretario comunale Cristofaro Ricupati è in ferie. Ma non intendo sorvolare affatto sulla questione. Il non possesso dell'idoneità fisica alla mansione precluderà il rinnovo dei contratti in scadenza". Mentre si fanno largo polemiche sulla gestione della Biblioteca civica "Sebastiano Bagolino", dove il personale operante evidenzia di aver messo in atto l'informatizzazione dell'archivio, ma l'ex responsabile Roberto Calia, il quale per oltre trent'anni ha diretto la biblioteca, critica aspramente tale operato e, soprattutto, il fatto che il Comune non si stia impegnando, secondo lui, per garantire la grande valenza del patrimonio librario e culturale alcamese. Si parla anche di imminente trasferimento a Trapani dell'archivio notarile. Bonventre ha già risposto direttamente a Calia dicendogli che sulla questione sussistono "competenze che non sono dell'amministrazione comunale, la quale adesso - sono sempre le parole del sindaco - si trova a gestire i risultati di vent'anni di politica scellerata". E conclude: "Ritengo, dopo aver approfondito oggi la questione biblioteca personalmente, ampiamente infondate le perplessità di Calia in merito alla catalogazione dei testi e all'archivio notarile che resterà in sede. Ritengo gratuite, alla luce del mio sopralluogo odierno, alcune critiche e ricordo agli uomini di cultura che si è mezzi tali se al sapere non si sa accompagnare la trasmissione dello stesso e se non si sa creare una scuola basata sull'entusiasmo della conoscenza. Nessuno è insostituibile e tutto e perfettibile".
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