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Tassa di soggiorno a Castelvetrano,
le proteste dei turisti

CASTELVETRANO. La tassa di soggiorno sembra non andar giù ai turisti che frequentano gli alberghi di Selinunte e Triscina.A segnalare il disagio, Peppe Gandolfo dell’associazione degli albergatori di Selinunte. “Sono gli italiani ed in particolare i siciliani a resistere al pagamento della tassa di soggiorno. Gli stranieri, anche con qualche rimbrotto pagano. Noi non siamo esattori, non possiamo imporre nulla a chi non paga”. Insomma, pare che questa tassa di soggiorno, voluta dal comune ,per finanziare l’accordo con la compagnia Rayanair e per dare più servizi alla comunità, non vada proprio giù a tanti turisti che, peraltro, spesso apprendono del balzello direttamente dentro gli alberghi. Il nodo di chi non paga, non è facile da sciogliere. Gli albergatori hanno l’obbligo di segnalare gli “evasori” ma allo stesso tempo, potrebbero diventare loro responsabili del mancato incasso? Il sindaco Felice Errante che, ufficialmente dice di non essere a conoscenza di questi problemi afferma:«non mi è pervenuta nessuna istanza ufficiale in merito. In ogni caso, la tassa va pagata senza se e senza ma. Chi non lo fa verrà perseguito come previsto dalle norme fino all’ iscrizione a ruolo del debito». Quindi il comune aspetta i soldi relativi alle presenze ufficiali della stagione.Il dubbio rimane sulle procedure di recupero. Si tratta spesso di cifre inferiori a 20 Euro. Quanto costerà il contenzioso?.Il sindaco Errante chiede maggiore collaborazione a tutti albergatori e turisti per evitare qualsiasi contenzioso.Certamente questa nuova imposta ha creato non pochi malumori fra gli operatori turistici.

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