TRAPANI. Il rito si è ripetuto, puntuale, anche ieri sera. Il sindaco ha consegnato le chiavi della città a Sant’Alberto durante il tragitto compiuto dalla statua del santo patrono della città, dal Santuario della Madonna alla Cattedrale. All’appuntamento, tenutosi intorno alle 21, poi, ha fatto anche seguito un momento di silenzio e di preghiera per quanto sta accadendo, in questi mesi, in Siria.
«Questo è un momento paricolarmente signifcativo — ha detto, ieri sera, il sindaco Vito Damiano prima della consegna delle chiavi della città a Sant’Alberto —. Questo è un atto simbolico per l’intera cittadinanza e sta a significare che la città è nelle sue mani, ma è anche un atto di devozione perché i cittadini confidano sempre nel santo patrono. Ma dobbiamo essere in grado di farlo anche su noi stessi, per questo ritengo che dobbiamo aiutare il santo ad aiutarci».
In attesa della processione di questa sera, per tutta la giornata, praticamente, la città si ferma per festeggiare Sant’Alberto, divenuto, qualche anno addietro, anche patrono secondario dell’intera Diocesi. Il programma delle celebrazioni oggi prevede, alle 11.30, la messa alla Cattedrale con la benedizione dell’acqua di Sant’Alberto ed il bacio della reliquia. Quindi, alle 19.30, invece, sempre alla Cattedrale, si terrà la concelebrazione eucaristica, presideuta dal vescono Pietro Maria Fragnelli e, alle 20.45, la processione della statua che partirà dalla Cattedrale, per farvi ritorno dopo aver percorso piazza Generale Scio, viale Duca d’Aosta, viale Regina Elena, via Torrearsa e corso Vittorio Emanuele.
La permanenza della statua di Sant’Alberto in Cattedrale, infine, si protrarrà per pochi giorni. Già sabato, infatti, ritornerà al Santuario e la processione si terrà alle 19.
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