ALCAMO. "Per la TARI (Tassa rifiuti), il costo previsto per il servizio viene ridotto rispetto al 2013 di circa 250 mila euro apportando un risparmio sulle tariffe da applicare per il 2014. Mentre per la TASI (Tassa servizi indivisibili) è prevista l'aliquota dell'uno per mille sugli immobili non destinati ad abitazione principale e del 2,50 per mille sulle abitazioni principali. Ci saranno alcune agevolazioni per le fasce di reddito più basse o per il valore degli immobili. Per l'IMU vengono mantenute le aliquote del 2013". Si difende comunicando questi dati, l'amministrazione Bonventre, che sta cercando di fare quadrare i conti nelle casse del Comune attraverso la tassazione. Va comunque detto che già quella del 2,5 per mille è l'aliquota massima. La giunta ha infatti appena adottato tre delibere riguardanti i provvedimenti relativi alla IUC (imposta unica comunale), come previsto dalle nuove norme, che comprende i tre tributi IMU, TARI, TASI. Le ipotesi di tariffe sia per la TARI che per la TASI e l'adozione dello schema di regolamento riguardante tali tributi saranno quindi sottoposte all'approvazione definitiva del consiglio comunale per diventare operativi. Le proteste sono sempre dietro l'angolo e c'è chi parla di "stangata". Il dibattito è aperto e il tutto passa adesso al vaglio del massimo consesso civico. Il sindaco Sebastiano Bonventre afferma: "La nuova tassazione è un obbligo di legge e di fatto con la TASI si è costretti a reintrodurre la vecchia IMU sulla prima casa". Per quanto riguarda la riscossione, è specificato: "Il versamento dovrà essere effettuato, per l'anno 2014, in tre rate, con le seguenti scadenze: 1^ rata dal 1° al 16 dicembre 2014; 2^ rata dal 1° al 16 gennaio 2015; 3^ rata dal 1° al 16 marzo 2015. A decorrere dal 2015 varranno le seguenti scadenze: 1^ rata dal 1° al 16 marzo; 2^ rata dal 1° al 16 maggio; 3^ rata dal 1° al 16 luglio. È consentito il pagamento in unica soluzione entro il 16 giugno di ciascun anno".Al contempo, si registra in questi giorni anche una determina sindacale che stabilisce i tassi di copertura del costo di gestione dei servizi a domanda individuale per l'anno in corso. "Il tasso di copertura complessivo - stabilisce la determina - è pari al 24,31 per cento. I Comuni, infatti, sono tenuti a definire, non oltre la data della deliberazione del bilancio, la misura percentuale dei costi complessivi di tutti i servizi pubblici a domanda individuale - e comunque per gli asili nido, per i bagni pubblici, per i mercati, per gli impianti sportivi, per il servizio trasporti funebri, per le colonie e i soggiorni, per i teatri e per i parcheggi comunali - che viene finanziata da tariffe o contribuzioni ed entrate specificamente destinate". Sono stati quindi "determinati i servizi pubblici a domanda individuale per i quali non sussiste un obbligo istituzionale di espletamento in capo al Comune di Alcamo - è scritto nella determina -: campi da tennis, asili nido, refezione scolastica".