Trapani

Venerdì 27 Settembre 2024

Porto di Marsala, slitta l’approvazione del progetto

MARSALA. Dopo il vuoto politico-amministrativo creato dalle dimissioni del sindaco Giulia Adamo una nuova tegola si abbatte su Marsala: la restituzione "al mittente" del voluminoso incartamento relativo al progetto del cosiddetto "porto pubblico". Non è una "bocciatura" del progetto (come qualcuno l'ha voluto intendere) ma soltanto un allungarsi dei tempi tecnici per vedere avviata (se mai avverrà) quella che avrebbe dovuto essere l'opera più qualificante dell'Amministrazione Adamo.La Commissione dell'Assessorato regionale al Territorio e Ambiente ha infatti riscontrato (ma avrebbe dovuto verificarlo già molti mesi prima) una "carenza di elaborati". Riguarda in particolare il "VIA-VAS" (la Valutazione di Impatto Ambientale e la Valutazione Ambientale Strategica). "Non si è trattato di un errore dei nostri tecnici - sottolinea il vice sindaco Antonio Vinci - ma di una specifica scelta che è stata fatta dall'Amministrazione, tenuto conto che le procedure VIA-VAS erano state già presentate al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e il risultato era atteso da un momento all'altro. Nessuna bocciatura, come qualcuno ha voluto intendere, ma soltanto l'integrazione documentale delle due valutazioni ambientali". Tale rilievo non sembra preoccupare più di tanto i tecnici del settore "Grandi Opere" che sotto la direzione dell'ingegnere Gian Franco D'Orazio hanno lavorato al progetto redatto dai tecnici del Provveditorato alle Opere Marittime di Palermo, in quanto la procedura per l'esame delle VIA-VAS è in corso al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio. Un altro rilievo mosso dalla Commissione regionale Territorio e Ambiente riguarda la mancata nomina del cosidetto "verificatore", una figura tecnica obbligatoria in opere pubbliche di importo superiore ai 5 milioni di euro (per il porto pubblico i costi di realizzazione si aggirano sui 40 milioni anche se,data la situazione economica attuale, non si sa se la "promessa di finanziamento" del presidente Crocetta potrà essere mantenuta). Pare che l'Amministrazione Adamo non l'abbia fatto per ragioni di ordine economico. La nomina, infatti, secondo la legislazione regionale, sarebbe venuta a costare al Comune 130 mila euro. In pratica l'Amministrazione Adamo avrebbe atteso di fare tale nomina solo dopo l'approvazione del progetto per non impegnare quella somma in bilancio (anche se complessivamente la stessa Amministrazione ha impegnato somme maggiori per spese decisamente meno importanti ed urgenti). "Non si è trattato di una questione di somme - chiarisce sempre il vice sindaco Antonio Vinci, il solo della giunta Adamo con l'assessore Antonio Provenzano continua a frequentare ancora il Palazzo dei Pubblici Uffici) - ma dell'attesa per un parere tecnico che è stato richiesto circa tale nomina". Purtroppo la decisione della commissione regionale che ha "rimesso al mittente" il carteggio del "porto pubblico" per carenza di elaborati non pregiudica il progetto, ma allunga i tempi legati al suo aggiornamento.

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