TRAPANI. Tutti licenziati. I 64 dipendenti appartenenti alla Mega Service, venticinque lavoratori dei servizi e 39 edili, sono ufficialmente disoccupati. Il provvedimento di licenziamento di massa è stato siglato all’Ufficio provinciale del Lavoro alla presenza dei liquidatori della società. Presente anche una delegazione delle parti sociali che hanno provato ad opporsi, anche se il liquidatore Pietro Bruno il quale ha subito evidenziato l’insostenibilità al prosieguo.
Ed adesso ai dipendenti, ormai ex, non resta altro che l’assistenza della disoccupazione, «peraltro con margini temporali diversi per i due comparti e con procedure ancora da definire in termini di applicabilità o meno che prevedono, comunque, tempi differenziati di assistenza, certamente ampliando le disparità tra stessi lavoratori divisi anche da contratti diversi» sottolineano gli stessi ex dipendenti in una nota.
«L’unica certezza è che abbiamo perso il lavoro, oltre che la serenità già da anni — proseguono —. Alcuni, senza sostegno finanziario da oltre venti mesi, avendo prestato servizio per un anno intero non remunerato e con ogni consapevolezza di chi avrebbe dovuto, per ruolo, opporsi a questo imbarbarimento sociale o, quantomeno, vigilare ed ha invece fatto orecchie da mercante e spallucce».
I dipendenti, quindi, sottolineano come «con questo atto termina una lodevole realtà lavorativa durata circa dieci anni che avrebbe meritato più responsabili attenzioni — affermano —. Avviata l’istanza di fallimento, la prima udienza è prevista a metà agosto. Meri atti istruttori definitivi, mentre anche l’impianto istruttorio per le istanze dei decreti ingiuntivi prodotta dai lavoratori non trova, ancora oggi, dopo congrui tempi, l’esecutività da parte del giudice istruttore».
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