Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Mazara, i surfisti ripuliscono la spiaggia dai rifiuti

MAZARA. Sembrerà un caso ma le onde del mare negli anni l’hanno restituita di nuovo sulle rive delle nostre coste. Chissà se sarà stata una lezione nei confronti dell’uomo che quell’immondizia nel mare ce l’ha buttata senza curarsi di rispettarlo. E vederla lì, sulla costa rocciosa e a tratti sabbiosa in una delle innumerevoli cale fra Torretta Granitola e Mazara del Vallo, non è proprio piaciuta ad un gruppo di surfisti del “Puzziteddu Surf Center” che, con guanti, sacchetti e rastrelli, hanno ripulito la cala.
Il loro intervento è stato raccontato ieri mattina a «Ditelo a Rgs» da Benedetto Gulizzi, un appassionato di sport velici acquatici che, insieme a Lucio Tronca, Carlo Cavallaro e Francesco Busetta è intervenuto per ripulire la cala dai rifiuti. «Abbiamo raccolto bottiglie di vetro, di plastica, sacchetti, pezzi di legno - ha detto Gulizzi - riempiendo otto sacchi neri dell’immondizia che abbiamo poi depositati nei cassonetti». Lo stato d’abbandono della cala che ricade sul territorio di Mazara del Vallo è stato raccontato dallo stesso Gulizzi: «C’è chi, volutamente, si diverte a rompere le bottiglie di vetro contro gli scogli - ha detto - mettendo nelle condizioni di rendere davvero impraticabile a piedi scalzi la cala». Poca cura, zona fuori controllo e, a guardare cosa è stato raccolto, se qualche vacanziero ci va, fa quel che vuole. La cala è lontana dal centro abitato di Mazara del Vallo e lungo una costa rocciosa che si estende per quasi sette chilometri sullo stesso territorio mazarese, sino a raggiungere la frazione di Torretta Granitola, che ricade, invece, sul territorio di Campobello di Mazara. «Proprio quella zona - ha detto ancora Benedetto Gulizzi - è frequentato da noi surfisti sia per praticare il kyte-surf e c’è chi pure si diverte facendo surf sulle onde che si creano e vederla in quelle condizioni ci duole davvero il cuore». Ci sono volute un paio d’ore affinché si è ripulita la cala che - non è escluso - tornerà nuovamente a riempirsi di rifiuti. «Il nostro intervento, seppur simbolico visto che abbiamo operato in una sola cala - spiega ancora Benedetto Gulizzi - vuole essere di sensibilizzazione nei confronti di altri centri sportivi e di tanti cittadini di buona volontà che, insieme a noi, vogliono continuare questa opera di “affetto” nei confronti del nostro territorio». Rispetto poco dimostrato dai cittadini nei confronti del mare e della natura, forse complici i pochi controlli, che si registra anche altrove. E così è capitato pure, rifiuti a parte, che sulla costa tra punta Puzziteddu e le prima case di Tre Fontane qualcuno ha pure parcheggiato in una domenica di luglio il fuoristrada in spiaggia, a fianco l’ombrellone. E, soltanto a fine giornata, dopo l’arrivo di una pattuglia della Polizia Municipale di Campobello, il vacanziero spensierato si è visto costretto a risalire sul lungomare la propria vettura.

Caricamento commenti

Commenta la notizia