Trapani

Venerdì 27 Settembre 2024

Mazara: viticoltura, la «peronospora» ha distrutto il raccolto

MAZARA DEL VALLO. In profonda crisi il comparto vitivinicolo di Mazara. La denuncia la Cia (Confederazione Italiana Agricoltori) che ha tenuto la riunione del coordinamento locale per fronteggiare la grave crisi che sta interessando il comparto vitivinicolo non solo di Mazara in vista della prossima vendemmia. "In Provincia - dice il presidente della Cia di Mazara, Maurizio Scavone - si sta vivendo una grave crisi nel settore vitivinicolo a causa delle ingenti giacenze di vino nelle cantine, soprattutto nelle cooperative. A questo momento di crisi del settore, si è aggiunto un pesante attacco di peronospora, causata dal fungo "Plasmopara viticola" ed accentuata dalle instabili e favorevoli condizioni climatiche, che nei casi più gravi ha distrutto completamente le produzioni con ingenti perdite sia in termini di raccolti che di maggiori costi di produzione per i ripetuti interventi fitosanitari necessari per debellare la fitopatia". Nel corso della riunione si è anche parlato del nuovo "Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020" in questi giorni oggetto di discussione sia a livello regionale che comunitario. "Nella nuova programmazione 2014-2020 - sottolinea Scavone - sia il comune di Mazara del Vallo che i comuni limitrofi vengono nuovamente classificati come "Aree rurali ad agricoltura intensiva rurali ad agricoltura intensiva specializzata" mentre altri areali regionali economicamente più ricchi sono stati declassati dalla macroarea C "Aree rurali intermedie"alla macroaria D "Aree rurali con problemi di svuiluppo complessivi", limitando la possibilità di accesso a diverse misure del PSR (programma di sviluppo rurale)" . Per la Cia di Mazara si ritiene che i parametri utilizzati per l'individuazione delle diverse macroaree non abbiamo tenuto in considerazione tutti i fattori caratterizzanti e determinanti delle diverse economie locali. Altra questione che rischia di tagliare fuori da qualsiasi aiuto le aziende locali è quella della figura dell' "agricoltore in attività". Si parte dalla considerazione che le aziende agricole locali sono soprattutto piccole realtà a gestione diretta e saltuariamente con manodopera avventizia che spesso non superano un volume d'affari di 7.000 euro annui, causa anche i bassi prezzi di vendita dei prodotti e che tra l'altro rappresentano la parte complessivamente più consistente del P.I.L agricolo in provincia, se dovessero passare tale e quali le definizioni di "agricoltore in attività" indicate nella bozza del nuovo PSR, la stragrande maggioranza delle aziende locali si vedrebbero tagliate fuori dalla possibilità di poter accedere alla richiesta di aiuti che spesso servono per la sopravvivenza delle stesse e che se venissero a mancare porterebbero ad un graduale abbandono delle aree ad oggi coltivate con conseguente degrado e rischio per l'assetto ecologico, paesaggistico ed idrogeologico del nostro territorio. La CIA di Mazara del Vallo, pertanto, chiede all'assessore regionale dell'Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea, avvocato. Paolo Ezechia Reale, un incontro per affrontare la crisi del settore vitivinicolo attraverso misure eccezionali adeguate alla crisi del momento ed in sinergia con una politica di attenzione e sostegno allo sviluppo organico delle risorse territoriali. Allo stesso tempo la Cia di Mazara chiede al sindaco Nicola Cristaldi "di attivarsi affinchè intraprenda un'azione politica.

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