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Centro storico di Trapani, vincono i residenti: musica ma fino all'una di notte

TRAPANI. Il Comitato Centro Storico ha vinto la sua battaglia. Il Tar Sicilia, infatti, ha accolto il suo ricorso contro l'ordinanza emessa nel marzo scorso dal sindaco Vito Damiano attraverso la quale il primo cittadino aveva ampliato fino alle due di notte l'orario ultimo per le emissioni sonore. In questo modo, invece, si ritorna alla prima ordinanza, quella con la quale è stata introdotta la Zona a traffico limitato, e, pertanto, tutti i locali pubblici presenti nel centro storico dovranno, per forza di cose, adeguarsi alla nuova normativa.
A presentare il ricorso al Tar erano stati gli avvocati Maria Laura Barresi e Massimo Oddo in rappresentanza del comitato Centro Storico che racchiude centinaia di residenti della parte antica della città. Ed adesso i due avvocati sottolineano l'importanza della pronuncia, con la quale il Tribunale Amministrativo Regionale ha richiamato il sindaco Vito Damiano al rispetto dei limiti posti dalla legge all'esercizio del suo potere normativo. L'avvocato Mariela Anzalone, del Collegio difensivo del Comitato, inoltre, ha rilevato anche come il Tar, nel decretare l'illegittimità dell'ordinanza sindacale, abbia di fatto evidenziato l'assoluta priorità della tutela alla salute dei residenti del centro storico.
Il sindaco Vito Damiano aveva posticipato di sessanta minuti, dall'una alle due di notte, il limite per l'emissione sonora dopo le svariate proteste dei titolari dei bar e dei pub presenti nella parte antica della città, i quali ritenevano l'una un termine fin troppo restrittivo per le loro attività commerciali. Alcuni dei titolari delle attività, poi, avevano anche evidenziato un evidente calo degli incassi ed avevano anche paventato l'imminente rischio di dover chiudere la propria attività. Così, nel marzo scorso, il primo cittadino ha accolto, in parte, le loro richieste, posticipando il limite ultimo per le emissioni sonore dall'una alle due. Decisione che, però, non è stata ben vista dai residenti. Adesso, invece, è stata scritta la parola fine.

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