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Alcamo, settantamila euro al dirigente comunale

ALCAMO. Ha ottenuto ragione dal Giudice del Lavoro del Tribunale di Trapani, che ha difatti accolto il suo ricorso finalizzato a ricevere un corposo rimborso dal Comune di Alcamo. Ha raggiunto un accordo con il Comune per una transazione che pone fine alla controversia e, di conseguenza, sarà pagato dal Comune per un importo di oltre settantamila euro. La somma in questione è per il "riconoscimento di superiori mansioni dirigenziali asseritamente svolte dal ricorrente su incarico dell'amministrazione comunale". Si tratta di Pietro Lucchese, ex vice dirigente comunale in servizio per oltre quarant'anni fino al mese di luglio del 2010. Lucchese aveva presentato istanza di conciliazione il 27 marzo scorso, relativamente al periodo compreso tra marzo 2008 e luglio 2010. Come riportato nella recente delibera della giunta Bonventre con cui il Comune autorizza la definizione transattiva, "a conclusione di lunga e laboriosa attività istruttoria, la consulenza tecnico-contabile disposta dal Giudice del Lavoro dottor Petrusa ha quantificato un diritto a differenze retributive in favore del Lucchese, limitatamente al solo periodo agosto 2005 - febbraio 2008, per 106.044,72 euro, oltre interessi e rivalutazione monetaria su ciascun credito". In definitiva, la somma complessiva che entro la fine di quest'anno il Comune di Alcamo dovrà pagare è pari 71.346,50 euro di cui "23.401,22 euro - si legge nella delibera - a titolo di differenze retributive tabellari e tredicesima mensilità maturate per il periodo in contestazione e per il periodo successivo fino al collocamento al riposo (settembre 2008 - luglio 2010), 38.402, 35 a titolo di indennità di posizione maturata nel medesimo periodo di riferimento e 9.513,91 a titolo di interessi legali maturati e svalutazione monetaria dalla data della domanda sino al 30 giugno 2014". "Tale definizione transattiva - sostiene quindi l'amministrazione comunale - appare particolarmente favorevole e conveniente per l'ente in quanto, a fronte di una possibile soccombenza per 145.697,72 euro già stimati dal Ctu per il periodo agosto 2005 - febbraio 2008 e 120.000 euro pretesi per il periodo marzo 2008 - luglio 2010, si definisce la causa in corso per il totale e definitivo importo di 71.346,50 euro". Il verbale di conciliazione è stato sottoscritto, lo scorso 2 luglio, dal difensore di fiducia del Comune che è il segretario Cristofaro Ricupati.

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