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"Mazara Solar", sorgerà una Centrale termodinamica

MAZARA. Ormai è certo. Sul territorio di Mazara sorgerà una centrale solare termodinamica. Due progetti "made in Italy", uno in Puglia e uno in Sicilia, a Mazara del Vallo, sono fra i 19 vincitori del bando Ner300 dell'Unione europea dedicato alla lotta ai cambiamenti climatici con il quale sono stati assegnati fondi per un totale di un miliardo di euro distribuiti tra 12 Paesi Ue. Il progetto "Mazara Solar"' potrà contare su un finanziamento di 40 milioni di euro per un impianto solare a concentrazione (CSP) innovativo della capacità di 50 megawatt al giorno. Al comune di Mazara (settore lavori pubblici) è stato presentato un anno fa il progetto da una società estera e da una società siciliana, la "Insoletion", con sede a Palermo in via Della Libertà, ora il progetto è stata finanziato. La centrale solare termodinamica sorgerà in località "Carcitella" di Mazara, che si trova nell'intersezione della strada che congiunge Marsala con Salemi. Occuperà con gli specchi riflettenti una superficie di circa 200 ettari, in atto coltivati a vigneto e uliveto, che saranno espiantati, e la torre centrale sarà alta 195 metri. Di questo progetto se ne parla già anche all'assessorato territorio ed ambiente della regione e c'è già un'interrogazione al presidente della regione Crocetta del deputato regionale Girolamo Fazio che mette in guardia il governo regionale e la cittadinanza di Mazara sull'impianto "considerato ad elevato rischio ambientale". Il dirigente del settore lavori pubblici del comune di Mazara, Alberto Ditta, conferma che il progetto è stato presentato con l'esibizione di alcuni elaborati ma che ancora si è nella fase preliminare, in quanto non è stata nemmeno convocata la conferenza di servizio. "Il comune - afferma Ditta - dovrà esprimere in questo caso soltanto un parere durante la conferenza di servizio perché a decidere se l'impianto dovrà realizzarsi o meno, sarà l'assessorato regionale al territorio e ambiente. Il parere espresso dal comune può influire ma non sarà determinante". L'impianto produrrebbe fino a 800 posti di lavoro - la maggior parte locali - durante la fase di costruzione stimata in circa 27 mesi, con un impiego fisso nella successiva fase di esercizio (25 anni) di 50 posti di lavoro, oltre all'indotto annuale per altre 150 maestranze. Da mettere nel conto anche gli eventuali oneri verso il territorio tramite il versamento della tassa IMU e dell'aliquota stabilita dalla Regione attraverso misure di compensazione di carattere ambientale e territoriale. Un impianto a fonte rinnovabile, che secondo i fautori dell'impianto, come si legge in una nota " sarebbe in grado di contribuire concretamente a uno sviluppo industriale ecosostenibile della regione". Una centrale solare termodinamica è un impianto per produrre energia da fonte rinnovabile e come tale si inserisce a pieno titolo in una politica di sviluppo energetico sostenibile volta a ridurre le emissioni di gas serra in atmosfera. Questa tipologia di impianti per loro natura necessitano di una forte insolazione e per questo la Sicilia è il miglior territorio possibile in Italia, tanto che il solare termodinamico è inserito a pieno titolo nel Piano Energetico Ambientale Regionale Siciliano (PEARS). Alcune precisazioni. Il termodinamico non è fotovoltaico. Il sole viene impiegato per surriscaldare acqua, come in una caldaia, e il vapore così prodotto viene utilizzato per generare energia elettrica in una turbina.

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