ERICE. Inadempienti. Su 360 proprietari di appezzamenti di terreno, censiti nel territorio di Erice, 49 ancora oggi non hanno ottemperato all’ordinanza, emessa dal sindaco Giacomo Tranchida, relativa all’attività di monitoraggio antincendio. In pratica, non hanno ancora provveduto a rimuovere erbacce e sterpaglie a rischio di incendi. «In danno ai cittadini inadempienti - spiega il primo cittadino ericino - è già scattata la sanzione amministrativa di 400 euro, e contestuale ordinanza per scerbatura ai fini antincendio, fissando l’onere in capo al privato». Ma coloro che non hanno provveduto a ripulire i lotti di terreno rischiano anche la denuncia all’autorità giudiziaria, nonchè l’intervento sostitutivo del Comune con spese sempre a carico dei soggetti privati inadempienti. Il sindaco Giacomo Tranchida lancia un appello ai cittadini: «Segnalate al TeleAmicoComune (800-540-354) o al centralino del comando della polizia municipale (0923-502200) le aree o gli appezzamenti di terreno a rischio di incendi in danno alla pubblica incolumità e al patrimonio boschivo pubblico e privato». Erice Vetta è già stata colpita da due incendi di vasta proporzione divampati nell’arco di 24 ore - circostanza che lascia propendere all’ipotesi della matrice dolosa- che hanno ridotto in cenere diversi ettari di macchia mediterranea. Due incendi che oltre a minacciare le abitazioni hanno bloccato sulla Vetta i turisti, sia italiani sia stranieri, in visita all’antico borgo medievale. Da qui, pertanto, tutta una serie di provvedimenti e di accorgimenti, adottati dall’amministrazione comunale, per scongiurare il pericolo di nuovi roghi e di nuovi danni al patrimonio boschivo. L.T.
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