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Mazara, mercato agroalimentare al posto dell’ittico

MAZARA DEL VALLO. Al posto del mercato ittico chiuso nel 2010 uno agro alimentare. "Una volta - afferma il sindaco, che è stato rieletto lo scorso 9 giugno - tutto il pescato passava per il mercato ittico di piazza Della Scala mentre oggi quasi tutto il pescato viene venduto direttamente dalla barca al commerciante senza alcun passaggio per il locale mercato. Tenere la struttura aperta significava per il comune una perdita netta che incideva molto nel bilancio comunale". In compenso però sorgerà il mercato agro alimentare in una grande struttura che era destinata, inizialmente, a mercato ittico all'ingrosso. Non sono mancati, comunque, quattro anni fa i dissensi e le proteste per la chiusura della struttura di piazza Della Scala, che ritornano ancora oggi. "E' uno scenario imbarazzante per una città da sempre marinara, in cui il settore primario di occupazione è la pesca. E' fuori dalla realtà - afferma l'ex sindaco avvocato Nicolò Vella - continuare senza un mercato ittico all'ingrosso, un servizio essenziale. La città rischia di perdere la sua anima. Per non fare evaporare la sua grandezza nella pesca, Mazara deve innalzare la bandiera del cambiamento e dell'innovazione, sforzo di lungimiranza, cooperazione internazionale e solidarietà. La svolta, l'alternativa, è il mercato ittico all'ingrosso modificato da una nuova soluzione organizzativa e operativa nel nuovo immobile mai inaugurato e aperto". Vella immagina dentro il mercato " La Borsa internazionale del Pesce" con due obiettivi: economia reale per la contrattazione e vendita del pescato locale, economia virtuale per la contrattazione e vendita del pescato dei porti del nord-Africa mediante il sistema digitale. "La scelta - scrive Vella nella nota dell'Istituto "Duemila" di cui è presidente - è la tappa obbligata per riacquistare la grandezza perduta". Cristaldi ,invece, ha già programmato nella mega struttura che si trova a pochi metri dalla Capitaneria di porto, un mercato "misto" dove si può acquistare pesce e frutta. E così Il mercato destinato ai prodotti ittici, diventerà il mercato agroalimentare, dove troveranno spazio anche gli operatori dell'ortofrutta, i piccoli e i medi commercianti del pesce e i gestori del reparto adibito alle aste che non saranno riservate soltanto agli operatori ma anche a privati e turisti, anche se in giorni limitati. Per l'amministrazione comunale, che era alla ricerca di un sito idoneo per ospitare il mercato ortofrutticolo, attualmente ubicato in una sede non funzionale sia dal punto di vista logistico che da quello igienico - sanitario ( si trova dietro lo stadio), i nuovi locali possono offrire un sufficiente spazio a svolgere l'attività in aggiunta a quella per la quale era destinata la struttura in questione, cioè a solo mercato del pesce. L'immobile di cui si parla è definito in ogni sua parte. E' costato circa tre milioni di euro e non è stato mai utilizzato. Per la realizzazione dell'imponente struttura, completata in circa tre anni, l'amministrazione comunale del tempo, guidata dal sindaco Giorgio Macaddino, aveva ottenuto un finanziamento regionale di circa 5 milioni di Euro ma è andato avanti soltanto il primo stralcio dell'opera. Ora si volta pagina. C'è un progetto con lavori già definiti, elaborato dall' architetto Alberto Ditta, che si limita a variare la destinazione d'uso di alcuni ambienti ed integrare le celle frigorifere con un maggior numero di elementi del tipo prefabbricato che sono stare distinte tra il reparto pesce e quello dell'ortofrutta. Nello spazio laterale vi sono le gradinate della grande sala centrale che sarà utilizzata esclusivamente per mettere all'asta il prodotto ittico. I costi per la realizzazione del progetto ammontano complessivamente a 91.000 mila euro.

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