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C’è carenza di anestesisti all'ospedale di Trapani, lunghe attese per gli interventi

TRAPANI. Al reparto di urologia dell’ospedale «Sant’Antonio Abate» di Trapani le liste di attesa per un intervento chirurgico sembra non abbiano scadenza nonostante che vengano fissate delle date, stante almeno alle dichiarazioni di qualche utente che è incappato in una situazione del genere. In particolare, S.G., un cittadino trapanese sessantenne, si è recato - stante alle sue dichiarazioni - all’inizio dell’anno per essere messo in lista d’attesa ed avera una data approssimativa per un intervento che comunque non era almeno in quel momento urgente, intervento che veniva programmato per il mese di marzo. Ma dal mese di marzo ad oggi - stante sempre alle dichiarazioni del paziente trapanese -, l’intervento è stato rinviato di mese in mese sino allo scorso mese. Da qui la decisione dell’interessato di lasciare perdere tutto, almeno momentaneamente e segnalare il caso a qualche associazione presente nel territorio. Stante ai dati ufficiosi in nostro possesso, comunque, questa difficile situazione è causata dalla carenza del numero di anestesisti presenti nel nosocomio trapanese che vengono impegnati anche per l’ospedale «Bernardo Nagar» di Pantelleria, tralasciando inevitabilmente, seppur in parte, l’attività del nosocomio del capoluogo. E, per superare la carenza di personale di tale branca, sempre secondo i dati in nostro possesso, occorrerebbe che la Regione desse il via libera all’affidamento di incarichi ad altro personale anestesista, seppur a tempo determinato, e ciò al fine di coprire le reali necessità ospedaliere. E, considerata la precaria situazione da questo punto di vista, l’Associazione «Noi consumatori» guidata da Marcello Signoprello fa osservare che ove venisse a conoscenza di altri fatti analoghi, non esiterà ad incaricare il proprio Uffico legale per accertare se vi siano le condizioni per avviare una class action nei confronti dell’Azienda sanitaria provinciale, Ente gestore anche del «Sant’Antonio Abate». E, proprio tramite l’Ufficio stampa, l’Asp dà una diversa lettura e fa osservare:«Nel periodo estivo vi è una riduzione fisiologica delle sedute operatorie - dicono dall’Ufficio stampa - per cui vengono garantiti soltanto gli interventi urgenti». «Gli interventi di routine, e quindi non urgenti - fanno rilevare- vengono postergati a cominciare dal mese di settembre in poi», sempre nella speranza che le liste d’attesa non si procrastinino sine die.

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