Trapani

Lunedì 23 Settembre 2024

Movida ad Alcamo, in centro scoppia la guerra dei decibel

ALCAMO. Ha appena protocollato una lettera, indirizzata al sindaco Sebastiano Bonventre, al comando dei vigili urbani, all'assessore comunale al Turismo e agli Spettacoli Stefano Papa, al presidente del consiglio comunale Giuseppe Scibilia e al vicesindaco Salvatore Cusumano. La lettera "per segnalare i disagi di alcuni cittadini di Alcamo, residenti nel Centro storico e non, a causa del volume altissimo dei concerti che si tengono in piazza Ciullo, a piazza Mercato, in certi pub e nelle vie del corso stretto, e per l'inquinamento acustico che provoca". Mittente della lettera è Rosalba Soresi, la quale spiega, a nome dei concittadini interessati: "Siamo diciannove famiglie del centro storico che, disturbate dal volume alto della musica, abbiamo deciso di sottoscrivere una petizione. Il centro storico è abitato perlopiù da persone anziane. Speriamo che venga presa in considerazione questa lettera, per i concerti futuri. E' ovvio - prosegue la firmataria - che adesso, con l'inizio dell'estate, gran parte della popolazione si sia trasferita in villeggiatura o comunque in vacanza altrove, e in questi giorni non ci sono concerti ad Alcamo". E che l'attenzione si sposta verso Alcamo Marina, anche se occorre sempre vigilare in tutta la città di Alcamo per prevenire atti delinquenziali di ogni tipo. "Ma è giusto - afferma - prevenire sin da adesso e che si rispetti il volere dei cittadini". E aggiunge: "Probabilmente, si farà anche una petizione per vigilare nelle vie del centro, per quello che succede durante la movida del sabato sera, quando sia l'elevato afflusso verso i pub sia le festività religiose permettono - sostiene - un minore controllo. Controllo che in realtà non c'è". Insomma, come sempre, occorre trovare un punto d'incontro con le necessità di sviluppo economico delle attività presenti sul territorio e che operano nel centro storico purché queste rispettino e facciano rispettare le elementari norme civiche e non si viva in una situazione di anarchia. Il problema non è soltanto alcamese e numerosi articoli di stampa documentano con costanza le degenerazioni della movida notturna anche in altri importanti Comuni e gli interventi richiesti da cittadini e quindi attuati dalle istituzioni al fine di rendere più vivibili le città. Durante le recenti festività in onore della Patrona di Alcamo Maria Santissima dei Miracoli, si sono svolti spettacoli con elevato livello di decibel ma comunque, e questo va anche detto, con buona musica e, siccome si trattava della Festa della Madonna, in molti hanno cercato di tollerare. La voglia di divertirsi e, da parte dei locali che stanno aperti di notte, di lavorare, deve ovviamente coniugarsi con il rispetto delle regole, quindi delle ordinanze tra cui quella del sindaco che regola la vendita e il consumo di alcolici. La lettera è adesso al vaglio dei vertici comunali. In attesa di una loro risposta, la firmataria ha anche richiesto un incontro per discuterne.

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