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Ato Belice, stipendi arretrati: si mobilitano i sindacati

TRAPANI. La vicenda Ato Tp2 Belice Ambiente richiede urgenti risposte da parte della regione dopo l'incontro che si è avuto nei giorni scorsi nella sede di Santa Ninfa tra i sindaci degli undici comuni aderenti, il commissario straordinario dell'AtoTp2, Silvia Coscienza e l'assessore regionale all'energia Salvatore Calleri. Anche il sindacato Fiadel (Federazione italiana autonoma dipendenti enti locali e igiene ambientale), in una nota a firma del segretario provinciale, Paolo Pagoto, esprime seria preoccupazione per le sorti dei 316 lavoratori dell'ambito territoriale ed in cui si mette in rilievo la "morosità dei comuni dell'ex ATO TP2 Belice Ambiente e costituenti la S.R.R. Trapani Sud nei riguardi della Gestione Commissariale della Belice Ambiente in Liquidazione che è - scrive la Fiadel - scandalosa, sindacalmente inaccettabile e soprattutto insopportabile da parte dei lavoratori che non si vedono più corrisposto lo stipendio, alcuni di loro dal mese di aprile 2014 (Poggioreale e Salaparuta). Se a questo si aggiunge - sottolinea Pagoto - la mancata corresponsione di 3 mensilità e parte della 13^ dell'anno 2013, non è difficile comprendere la loro disperazione. L'avviamento della procedura di raffreddamento e la costituzione di un tavolo prefettizio ha dato purtroppo solo risultati parziali". Secondo il sindacato Fiadel, soltanto alcuni comuni si sarebbero messi in regola per l'anno 2014 (Partanna, Petrosino, Castelvetrano, Salemi e Mazara del Vallo), "mentre tutti - aggiunge Pagoto - rimangono inadempienti, come abbiamo visto, per l'anno 2013, per cui i lavoratori, loro malgrado, sono stati costretti a ricorrere a procedure di carattere civilistico-cautelare. Pertanto - conclude il sindacato - per tutto quanto sopra ed al fine di scongiurare un'eventuale proclamazione di sciopero del personale della Belice Ambiente che altrimenti si renderà inevitabile, la Fiade chiede di essere convocata dal Dipartimento Regionale dell' Acqua e Rifiuti al fine di ricercare, ove possibile, un percorso alternativo alla soluzione dei problemi enunciati.

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