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Trapani, aggressione al Cie per tentare la fuga: arrestati 3 tunisini

TRAPANI. Culmina in arresto il tentativo di fuga dal Centro di identificazione ed espulsione di contrada Milo, all’estrema periferia della città, messo in atto da tre tunisini. Per tagliare la corda, gli extracomunitari, infatti, non avrebbero esitato ad aggredire quattro bersaglieri, in servizio presso la struttura, che hanno tentato di bloccarli. Ora sono chiamati a rispondere dei reati di minacce e lesioni a pubblico ufficiale. Dopo l’arresto, eseguito dalla polizia, sono rimasti nel centro di identificazione, in attesa di comparire dinnanzi all’autorità giudiziaria. Il loro fermo avrebbe scatenato la dura reazione degli altri ospiti che hanno dato vita ad una rivolta stroncata, però, sul nascere dall’intervento massiccio delle forze dell’ordine. Non sono mancati momenti di tensione. Poi, però, la situazione è ritornata alla normalità. I responsabili dei disordini sono stati identificati. Nei loro confronti, almeno per il momento, non è stato adottato alcun provvedimento. Non è la prima volta che il Centro di identificazione ed espulsione, è teatro di epidosi di violenza. Lì, nell’immobile, la tensione ormai è all’ordine del giorno. Rivolte e fughe sono i sintomi del malessere che serpeggia tra i migranti.
Tensione anche nelle strutture di accoglienza dove vengono ospitati i richiedenti asilo politico. Ad inasprire gli animi le lungaggini burocratiche per il riconoscimento della protezione internazionale. A seguire le pratiche, infatti, c’è soltanto una commissione. Ciò, di conseguenza, comporta tempi troppo lunghi che fanno spazientire gli extracomunitari, in attesa dei documenti di riconoscimento, che in più di una circostanza hanno bloccato le strade per manifestare il proprio malcontento.

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