
MARSALA. Condanne da uno a quattro anni di carcere sono state chieste dal pm Giulia D'Alessandro per quattro delle cinque persone coinvolte nell'indagine della sezione di pg della Guardia di finanza di Marsala sulla gestione della casa di riposo per anziani «Villa Royal», struttura che avrebbe operato abusivamente anche come casa di cura.
Quattro anni di carcere sono stati chiesti per Baldassare Genna, 53 anni, poliziotto (poi sospeso dal servizio), e la moglie Vita Maria Rallo, di 48, accusati di sequestro di persona, maltrattamenti, abbandono di incapaci, somministrazione di farmaci guasti o non adeguati alle patologie, esercizio abusivo della professione sanitaria. Sarebbero state prestate cure e terapie senza autorizzazione. Tre anni, invece, per sequestro di persona e maltrattamenti, sono stati invocati per il Giuseppe Genna, 54 anni, fratello di Baldassare. I tre, l'11 ottobre 2010, erano stati posti agli arresti domiciliari.
Furono allora denunciati Christian e Danilo Genna, di 25 e 22 anni, figli di Baldassare Genna e Vita Maria Rallo. Danilo Genna era l'amministratore della «Farida», la società che gestiva «Villa Royal», che all'inizio del 2010 (dopo l'ordinanza di sgombero, firmata dal sindaco, della struttura di Dammusello) traslocò in una villa in contrada Cardilla. Per Danilo Genna il pm ha chiesto un anno di reclusione (abusivismo edilizio), mentre per il fratello Christian è stata chiesta l'assoluzione. Nella struttura di Villa Royal, il 23 febbraio 2010, fece irruzione la Guardia di finanza, trovando 25 anziani ospiti, alcuni non autosufficienti, con problemi psichici e in condizioni igieniche giudicate pessime.
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