Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Trapani, pesci in vendita senza i controlli? Scatta l'inchiesta

TRAPANI. La Procura di Trapani ha avviato un'indagine per verificare la veridicità di una dettagliata segnalazione anonima secondo cui ogni mattina verrebbe immesso sul mercato un cospicuo quantitativo di pesce senza alcun controllo sanitario.
I prodotti ittici finirebbero in pescherie del Trapanese ed anche in alcune catene di supermercati. L'anonimo nell'esposto denuncia inoltre che verrebbe venduto per fresco, del pesce congelato e successivamente scongelato con l'acqua sporca del porto.
L’apertura di un fascicolo è stata confermata dal procuratore capo, Marcello Viola.
Naturalmente, saranno, adesso le indagini (delegate ad un sostituto procuratore) ad accertare l’esistenza di eventuali responsabilità penali. Se le cose stanno come descrive l’anonimo, ci sarebbe anche una sostanziosa evasione fiscale, perchè parte del pescato verrebbe venduto in nero.
«Ogni notte al porto peschereccio di Trapani, dalle 02 in poi - scrive l’anonimo nell’esposto in Procura, presentandosi come un dirigente in pensione dell’Azienda sanitaria - vengono immessi alla commercializzazione per il consumo umano centinaia e centinaia di cassette di prodotto ittico senza la necessaria visita ispettiva da parte dell’ Usl in barba alla norma vigente che prevede l’analisi da parte dei medici veterinari del prodotto ittico anteriormente alla sua commercializzazione, a scapito e rischio dunque della salute pubblica. La particolare natura del prodotto impone invece che tutta la filiera di commercializzazione dei prodotti della pesca rispetti le norme sanitarie vigenti emanate dalla Comunità Europea».
«Sul piano fiscale, solo in alcuni casi vengono emesse delle improbabili fatture commerciali con valore pari alla metà del pescato». L’anonimo aggiunge, inoltre: «Da quello che mi risulta non sono stati fatti i controlli». Valutazioni, naturalmente, che fin quando non saranno accertate, non hanno alcuna valenza.
L’autore dell’esposto sostiene che a distanza di pochi metri dalla via dei Gladioli - dove è interdetto l’accesso ai non autorizzati fino a quando non sono ultimate le operazioni di vendita - dai camion continuano a vendere in area demaniale le ultime cassette di pesce». Fatti gravi se fossero veri, ma che, allo stato, non hanno alcun riscontro. Bisognerà attendere l’esito delle indagini appena avviate dalla Procura.

Caricamento commenti

Commenta la notizia